Un seminario sul dibattito pubblico nell’esperienza italiana

Lunedì 6 febbraio 2023 alle ore 15.00, a Palazzo Incontri, l’iniziativa di Fondazione CESIFIN “Alberto Predieri” sulle potenzialità e sulla strumentazione del dibattito pubblico

Nel suo concreto funzionamento l’istituto del dibattito pubblico – previsto dal codice dei contratti pubblici del 2016 e da alcune legislazioni regionali (delle quali la Toscana è stata all’avanguardia) – ha dimostrato notevole efficacia in una gamma significativa di processi decisionali relativi a opere pubbliche importanti, contribuendo sovente al miglioramento dei progetti originari e al superamento o almeno alla mitigazione di conflitti territoriali talvolta paralizzanti. Sul piano nazionale, si è trattato di un’esperienza di breve momento ma che ha rimarcato come il dibattito pubblico possa costituire una strumentazione assai utile: anche e proprio in vista dei cospicui investimenti infrastrutturali che il Paese attende da molto tempo e si accinge a mettere in opera mediante la leva del PNRR e di altre specifiche politiche pubbliche. Il seminario organizzato da Fondazione CESIFIN, ente strumentale di Fondazione CR Firenze, che si terrà a Palazzo Incontri, lunedì 6 febbraio alle 15.00, si propone d’indagare il tema attraverso una rivisitazione dei fondamenti teorici e metodologici concernenti il ruolo della partecipazione civica nella costruzione e nella messa in atto delle politiche pubbliche più complesse del nostro Paese.

Per dispiegare appieno le proprie potenzialità, il dibattito pubblico dovrebbe uscire dal pur inevitabile rodaggio compiuto durante il governo Draghi e sottoporsi, allo scopo, a un’appropriata e realistica valutazione della sua funzionalità e del suo “rendimento” istituzionale. Si tratta di verificare se l’attuale disciplina e il vigente assetto procedurale e organizzativo del dibattito pubblico necessitino di correzioni o integrazioni alla luce della sperimentazione compiuta e dei suggerimenti che si possono trarre dalla pur tardiva applicazione dell’istituto stesso. È una valutazione tanto più opportuna e urgente a fronte della ormai imminente riformulazione normativa del codice dei contratti pubblici.

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