Inclusione e accessibilità nella Galleria dell’Accademia di Firenze
Pubblicato il 23 Novembre 2023
Grazie a Welfare Culturale, arriva alla Galleria dell’Accademia “l’arte e i musei per tutti” che offre percorsi di partecipazione culturale con giovani adulti neurodiversi, persone con disabilità cognitive o con disagio psichico e persone over 65.
La Galleria dell’Accademia di Firenze entra a far parte dell’azione “l’arte e i musei per tutti”, a cura de L’Immaginario Associazione Culturale, nell’ambito del progetto Welfare Culturale della Fondazione CR Firenze. L’azione si articola in due linee di intervento che si terranno da novembre 2023 a febbraio 2024: “Musei Oltre, Percorsi di partecipazione culturale con persone neurodiverse, persone con disabilità cognitive o con disagio psichico”, tutti i mercoledì pomeriggio, e “OverArt Esperienze al museo con persone over 65”, tutti i giovedì pomeriggio. Le due attività hanno come obiettivo l’inclusione e l’accessibilità al fine di abbattere barriere fisiche e cognitive, attraverso l’incontro con l’arte e gli altri.
“Musei Oltre” promuove un nuovo approccio dei musei a giovani adulti neurodiversi, persone con disabilità cognitive o con disagio psichico coinvolgendole in attività museali concepite per valorizzare i loro talenti e dare spazio ai loro punti di vista, tramite la predisposizione di strumenti facilitanti come la costruzione di storie sociali. Si rivolge a piccoli gruppi di partecipanti, accompagnati da due educatrici. “OverArt” si rivolge, invece, alle persone anziane, over 65, che in questo momento particolare, soprattutto dopo la pandemia, rischiano di vivere un isolamento sociale. L’idea è quella di continuare a incontrarsi, usando l’arte per attivare mente e corpo. Percepiti come spazi sicuri e protetti, i musei possono attivare programmi su misura per le esigenze di questo target, programmi che agiscano anche come forma di prevenzione alla demenza, favorendo un invecchiamento attivo. Anche in questo caso, la modalità di visita è studiata per piccoli gruppi, con l’educatrice che conduce, con un approccio all’arte lento ma intenso e partecipato, favorendo l’interazione e la relazione con l’altro.
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