Nasce OLTRE, il progetto che aiuta persone e famiglie in difficoltà
Pubblicato il 12 Maggio 2023
Fondazione CR Firenze mette insieme i principali enti territoriali che operano in favore delle fasce più deboli della popolazione e stanzia 400 mila euro per fornire sostegno economico, alimentare, sanitario e di orientamento lavorativo, attraverso azioni di ascolto e accompagnamento. Il servizio sarà operativo dall’autunno 2023
Prima la pandemia, poi la crisi economica e l’inflazione hanno provocato un aumento delle persone e delle famiglie che rischiano di ritrovarsi in un’improvvisa situazione di disagio socio-economico, numeri che purtroppo sono destinati a crescere. In questa cornice sociale, con l’intento di fornire aiuti concreti affinché questo non accada, nasce il progetto OLTRE, promosso da Fondazione CR Firenze che chiama a raccolta i soggetti del territorio che si occupano di solidarietà: Caritas Diocesana di Firenze, Banco Alimentare della Toscana, Coordinamento Misericordie dell’Area Fiorentina, Fondazione Solidarietà Caritas, Gruppo Volontariato Vincenziano, Comune di Firenze, Fondazione Il Cuore si Scioglie, Unicoop Firenze, e Università di Firenze. Una vera e propria Cabina di Regia che affronterà in concreto ogni caso ricevuto cercando risposte immediate ai bisogni espressi.
Fondazione CR Firenze, oltre a farsi promotrice del progetto, ha previsto una risposta economica concreta ed immediata stanziando 400 mila euro di risorse che serviranno per fornire un sostegno economico, alimentare, sanitario e di orientamento lavorativo, attraverso azioni di ascolto e accompagnamento. Secondo gli ultimi dati presentati dall’Osservatorio Sociale Regionale nel VI Rapporto 2022, anche se la variazione del livello di povertà è rimasto contenuto, il tessuto sociale si è infragilito. Nell’ultimo report della Caritas Diocesana fiorentina emerge che coloro i quali si rivolgono all’insieme dei servizi della Caritas fiorentina non sono più solamente coloro che appartengono alla marginalità estrema e che fanno parte delle periferie esistenziali, ma sempre di più sono le “persone della porta accanto”, singoli e famiglie appartenenti alla “fascia grigia”, dotate di un set minimo di risorse come la casa e, spesso, il lavoro, ma che non riescono a far fronte alle spese ordinarie e che, con la pandemia, si sono infragilite. Dunque, una fascia di popolazione che ha bisogno di aiuti personalizzati per evitare di scivolare in un baratro dal quale è poi difficile riemergere.
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