“Honorata e Gratiosa”, la nuova mostra dedicata all’architettura di Vasari ad Arezzo
Pubblicato il 24 Giugno 2024
Dal 28 giugno 2024 al 2 febbraio 2025 presso la Fraternita dei Laici di Arezzo una mostra per raccontare il Vasari architetto tramite una delle sue opere più notevoli: la Loggia di Piazza Grande. L’evento da parte dell’iniziativa “Arezzo. La città di Vasari”, che fino a febbraio 2025 renderà omaggio al maestro aretino in occasione dei 450 anni dalla morte
Una mostra per illustrare l’opera del Vasari architetto tramite una delle imprese più notevoli da lui realizzate nella sua città: la Loggia di piazza Grande ad Arezzo. Inaugura giovedì 27 giugno alle 17.30 presso la Fraternita dei Laici di Arezzo (via Giorgio Vasari 6) “Honorata e Gratiosa. La Loggia di Giorgio Vasari“, iter espositivo a cura di Francesca Chieli che, grazie a un ricchissimo corpus documentario, approfondirà l’ars edificatoria vasariana. Prosegue così l’articolato programma di eventi celebrativi di “Arezzo. La città di Vasari”, che fino a febbraio 2025 renderà omaggio al maestro aretino in occasione dei 450 anni dalla morte, promosso da Comune di Arezzo e Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzo, in collaborazione con Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura, Gallerie degli Uffizi, con la curatela del comitato scientifico presieduto da Carlo Sisi.
L’allestimento valorizzerà il vasto repertorio cartaceo della Fraternita, con particolare riguardo alla costruzione delle Logge che nel XVI secolo costituirono per Arezzo un vero e proprio rinnovamento urbanistico. Dalla tavola con il San Rocco di Bartolomeo della Gatta, datata 1479, che documenta la consistenza edilizia della piazza prima dell’opera di Vasari, ai primi rilievi grafici; dal celebre modellino in legno delle logge commissionato dai Rettori a Giorgio Vasari con una lettera del 19 luglio 1572 all’assenso del Granduca per la realizzazione dell’opera; dalle carte relative all’iter costruttivo alla “Veduta di Piazza Grande” dipinta nel tardo ‘700 e attribuita a Cristoforo di Donato Conti. Presenti inoltre preziose testimonianze sulla vita dell’artista – a cominciare dall’atto di battesimo sino alla copia del testamento rogato il 25 maggio 1568 da Raffaello Eschini presso lo Spedale degli Innocenti di Firenze. In mostra anche il Ritratto di Giorgio Vasari di Pietro Ermini, le effigi di coloro che hanno contribuito con i loro lasciti alla realizzazione dell’opera e documenti che attestano l’idea “tutta vasariana” di condurre l’acqua in Piazza Grande e che vedrà impegnata la Fraternita nella nuova impresa dell’acquedotto. La mostra sarà visitabile fino al 2 febbraio 2025 tutti i giorni dalle 10.30-18.00.
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