La nascita della Collezione

La Collezione d’Arte della Fondazione CR Firenze si è formata nel corso del Novecento ad opera della vecchia Cassa di Risparmio fondata nel 1829.

Gli anni ’20

La prima opera di una certa importanza entrata nella raccolta, registrata in archivio nel 1924, fu la Madonna col Bambino di Mariotto di Nardo, citata come proveniente dalle demolizioni ottocentesche del vecchio Ghetto fiorentino. Nel 1928, durante l’asta della collezione di Roberto Papi presso la Galleria Geri, fu acquistata una veduta del pittore Pietro Senno ispirata ad un episodio della battaglia di Curtatone.

Tra gli anni ’30 e ’40

Tra il 1930 e la fine del 1940 la Collezione si ampliò con l’acquisizione di altre importanti opere d’arte. alcune di esse provenivano dall’incorporazione dei beni immobili e mobili degli antichi Monti di Pietà di Firenze e Sansepolcro, rispettivamente, la lunetta del Cristo in Pietà di Andrea della Robbia e il grande affresco staccato di Cherubino e Giovanni Alberti con Cristo flagellato.

Gli anni ’60

Nel 1960 fu la volta dell’Incoronazione della Vergine già attribuita a Pietro di Chellino e negli studi successivi a Bicci di Lorenzo, proveniente dalla chiesa di San Giovanni Evangelista a Montelupo Fiorentino. Si dovrà però aspettare il 1967 per individuare una chiara volontà dell’Istituto di via Bufalini di formare una “collezione” d’arte o “pinacoteca”, come risulta da alcuni documenti d’archivio contestuali all’acquisizione delle quattro tavole raffiguranti altrettanti santi, realizzate da Pacino di Bonaguida, seguace di Giotto, molto probabilmente per la chiesa di Santa Maria Novella a Firenze.

Dagli anni ’70 e ’90

Nei decenni successivi seguirono ulteriori acquisizioni, spesso finalizzate a sottrarre alla dispersione opere notevoli, legate alle comunità locali, o a recuperarle dal mercato internazionale: fu il caso della Piazza di Mercato Vecchio, attribuita a Filippo Napoletano e battuta da Sotheby’s a Londra nel 1974, e del Compianto sul Cristo morto del Perugino aggiudicato, sempre a Londra, nel 1990. Nel 1982 fu il turno dell’opera più prestigiosa della Collezione: la Madonna col Bambino e angeli, il grandioso tondo di Filippino Lippi, proveniente dalla famiglia dei Principi Corsini.

Nei primi anni 2000 il nucleo fondamentale della raccolta è stato rilevato dalla Fondazione CR Firenze che, a sua volta, ha effettuato nuove acquisizioni finalizzate a migliorarne contenuti e qualità, sempre e comunque in modo coerente con la sua collocazione nel territorio di riferimento.

Le ultime acquisizioni

Tra le acquisizioni più recenti si segnalano il Ritratto di George Clavering Nassau, Conte di Cooper realizzato da Anton Raphael Mengs che entra a far parte della raccolta nel 2004; il dipinto di Llewelyn Lloyd raffigurante la Veduta di Firenze dalla Chiesa dei Cappuccini di Montughi, acquisito nel 2011; le due grandi tele di Ruggero Panerai con la Piazza San Gallo a Firenze e la rappresentazione del Ritorno dalla Corse alle Cascine, acquistati nel 2018.

Inoltre ricordiamo l’acquisizione da parte della Fondazione del nucleo di opere del pittore Pietro Annigoni che, perfezionata nel 2007, rappresenta, con oltre 6000 pezzi, il più ampio fondo di opere annigoniane esistente.

Il percorso di valorizzazione della collezione

A partire dal 2015, nell’ottica di una completa e necessaria valorizzazione del proprio patrimonio artistico, la Fondazione ha avviato un progetto interamente volto a conservare e favorire la fruizione della propria collezione che ha visto, nel 2017, l’allestimento delle opere più preziose in alcuni ambienti istituzionali e l’avvio di un programma di aperture al pubblico.

La Fondazione, infatti, realizza in maniera continuativa attività e iniziative, dedicate in particolare a bambini, famiglie e pubblici speciali, utili a far conoscere alla comunità una collezione di grande valore che appartiene alla storia della Fondazione ma soprattutto a quella di Firenze, della Toscana e delle generazioni presenti e future.

Fondazione CR Firenze