Prende forma a Firenze la ‘Casa della carità’

Pubblicato il 18 Maggio 2015

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Sono iniziati i lavori e sta prendendo forma a Firenze nel quartiere di Novoli, in via Corelli, la ‘Casa della Carità’, progetto nato per venire incontro alla carenza di servizi e di housing sociale in una delle zone più popolose della città. A fare visita al cantiere sono intervenuti l’Arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori e il Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Umberto Tombari.
Il condominio solidale, affidato alla Caritas diocesana, potrà ospitare anziani soli ed autosufficienti e sarà destinato a servizi per persone svantaggiate e in disagio sociale del quartiere e per attività socio-assistenziali. Il progetto è sostenuto dalla Conferenza Episcopale Italiana con 2,5 milioni di euro, dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze con altrettanti 2,5 milioni di euro, e dall’Arcidiocesi di Firenze con 1,5 milioni di euro. La ‘Casa della carità’ è il primo gesto concreto verso il 5° Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze (9-13 novembre 2015).

Il piano di recupero generale prevede essenzialmente due operazioni: la demolizione dell’edificio su via Corelli e la ristrutturazione della parte interna del complesso. Si tratta di un’area del quartiere che grazie al progetto viene completamente risanata. Il cantiere è operativo e in questi mesi è stato demolito tutto ciò che non sarà riutilizzato. L’area è stata bonificata dall’amianto e sono stati smaltiti i materiali speciali. I materiali da costruzione sono stati invece già divisi e stoccati sul lato della ferrovia.

Altri lavori sono stati dedicati alla pulizia del piazzale interno: sono state rimosse tettoie, sterpaglie e altri resti che sono stati smaltiti. Nel piazzale è stata inoltre preparata la massicciata con il pietrisco utile per il cantiere ed è già stata installata la gru.La prossima settimana sarà demolito il vecchio manufatto per la costruzione del nuovo edificio e saranno realizzati i collegamenti fognari. Qui nasceranno il condominio solidale con 16 appartamenti e l’area per l’infanzia, che potrà essere un asilo o un doposcuola. Questa prima struttura sarà pronta presumibilmente fra un anno.Nella parte interna, che sarà invece ristrutturata, saranno realizzati un centro diurno per anziani, un centro di accoglienza per emergenze abitative e gli spazi che ospiteranno una comunità di religiose a cui verrà affidata la cura e il coordinamento dei servizi previsti.

“Sono lieto che Ente Crf, la nostra Arcidiocesi e la CEI, che si avvale di fondi 8 per mille, collaborino per realizzare un’opera che va incontro a una condizione di fragilità tipica del nostro tempo, quella degli anziani soli. – ha detto l’Arcivescovo di Firenze card. Giuseppe Betori. – Papa Francesco richiama spesso l’attenzione della società simultaneamente sulla condizione dei giovani e su quella degli anziani, come realtà tra loro connesse, e sul patrimonio di saggezza per la società che sono gli anziani, che meritano quindi tutta la nostra solidarietà. L’apertura dei lavori della nostra Casa della Carità è un segno di umanesimo riuscito sulla strada verso il Convegno Ecclesiale Nazionale”.

“Siamo stati davvero lungimiranti, assieme alla diocesi – ha dichiarato il Presidente Ente Cassa di Risparmio di Firenze Umberto Tombari –  nel capire, fin dal 2002, l’importanza di garantire servizi nelle periferie e riteniamo che questa operazione sia il passo ulteriore di un nuovo modello di Fondazione che cerca di rispondere ad esigenze concrete del territorio con progetti strutturali e permanenti di grosso impatto e in sinergia comportanti istituzioni locali e nazionali. E’ anche un segnale del nostro impegno a sostegno del terzo settore (quest’anno gli destiniamo quasi 10 milioni di euro, pari al 39% del totale delle erogazioni) che continua ad essere è la vera emergenza del momento”.

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Fondazione CR Firenze