Situato nel cuore del centro storico fiorentino, l’edificio che ospita la sede istituzionale della Fondazione CR Firenze e la relativa Collezione d’arte, è uno dei più noti complessi dell’architettura moderna in Toscana.
Fu assegnato, infatti, a Giovanni Michelucci (1891-1990) il compito di riorganizzare in maniera razionale gli spazi funzionali del Palazzo che derivavano dall’accorpamento di edifici di epoche diverse, dove la vecchia Cassa di Risparmio fondata nel 1829 si era insediata fin dal 1865. Il nuovo edificio venne inaugurato nel 1957.
Per le parti di nuova costruzione Michelucci espresse in modo emblematico la sua visione del rapporto dinamico tra interni ed esterni in un dialogo costante mediato dall’uso di volumetrie appropriate, come le ampie pareti vetrate che caratterizzano le facciate sul giardino e sul piazzale laterale. A queste si aggiungevano i materiali adottati: il cemento armato a vista alternato alle tamponature trattate a intonaco bianco, il legno e l’ottone per la definizione delle profilature architettoniche e dell’arredamento, il marmo bianco con liste di rosso Verona per i pavimenti.
Delle epoche precedenti si segnalano la cosiddetta Sala delle Colonne, originariamente cortile aperto dell’antica residenza seicentesca della famiglia Pucci del ramo di Ottavio e i segni artistici di carattere eclettico operati, tra gli anni venti e trenta del Novecento, da Galileo e Tito Chini. Tali interventi furono frutto di un ampio programma decorativo, che interessò in particolare le sale di rappresentanza, voluto dal Presidente Guglielmo Pecori Giraldi in occasione del 1° centenario di fondazione della Cassa di Risparmio. Oggi gli unici elementi superstiti di questi lavori sono le belle porte vetrate dell’ingresso principale del Palazzo su via Bufalini, il pavimento in cotto di una delle stanze al primo piano e le pitture murali nell’ambiente contiguo, ritornate alla luce a seguito di recenti lavori di restauro.