Terre degli Uffizi: nuovo omaggio a Masaccio che torna nella sua città natale, Castel San Giovanni
Pubblicato il 19 Set 2022
Dopo la mostra di Reggello, una nuova esposizione del progetto delle Gallerie con Fondazione CR Firenze, con dipinti legati all’iconografia della Madonna con il bambino. Da domani fino al 15 gennaio 2023
Una nuova mostra rende omaggio al grande pittore Masaccio (1401-1428) nella città che gli diede i natali, Castel San Giovanni, in dialogo con un altro protagonista del Rinascimento, Beato Angelico (1395 circa-1455). Da domani al 15 gennaio, si terrà l’esposizione Masaccio e Angelico. Dialogo sulla verità nella pittura, allestita in due sedi: al Museo delle Terre Nuove e al Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie. Un ideale proseguimento dell’esposizione inaugurata al Museo Masaccio d’Arte Sacra di Reggello – Masaccio e i Maestri d’Arte del Rinascimento a confronto per celebrare i 600 anni del Trittico di San Giovenale, fino al 23 ottobre –, all’interno di Terre degli Uffizi, progetto di Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze, all’interno dei rispetti progetti Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei. La mostra, promossa dal Comune di San Giovanni Valdarno, a cura di Michela Martini, Daniela Parenti, Carl Brandon Strehlke e Valentina Zucchi, presenta una selezione di opere che permettono di approfondire le novità che Masaccio e Angelico hanno offerto alla storia dell’arte, ponendole in relazione con altri artisti a loro prossimi e valorizzandone il legame con la città e con il territorio.
Al Museo delle Terre Nuove è esposta una selezione di opere centrate sulla figura di Masaccio, legati all’iconografia della Madonna con Bambino. Sono due capolavori provenienti dalle Gallerie degli Uffizi: la cosiddetta Madonna Casini, una piccola tavola dipinta da Masaccio per l’ecclesiastico senese Antonio Casini che raffigura Maria con il piccolo in fasce al quale teneramente fa il solletico, e la Madonna dell’Umiltà di Masolino, che mostra Maria intenta ad allattare il piccolo Gesù, in base all’iconografia della Madonna del latte. A confronto troviamo l’opera del fratello di Masaccio, Giovanni di ser Giovanni, detto Lo Scheggia, oltre al rilievo in stucco policromo attribuito alla bottega di Lorenzo Ghiberti. A queste opere si accompagna un approfondimento sulle figure di Mariotto di Cristofano, cognato di Masaccio, e di Andrea di Giusto Manzini, suo collaboratore e al contempo sensibile al gusto dell’Angelico.
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