Lo storytelling siamo noi! 5/o Convegno biennale sull’orientamento narrativo
Pubblicato il 23 Ottobre 2015
400 tra esperti e studiosi da tutta Italia a Firenze il 27 e 28 ottobre a Firenze. Al centro dei lavori il progetto di Ente CR Firenze per contrastare la dispersione scolastica e il fenomeno dei Neet.
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E’ dedicato a due emergenze sociali in ambito educativo il 5/o Convegno biennale sull’orientamento narrativo “Le storie siamo noi” che si svolge per la prima volta a Firenze. Al centro dei lavori il problema dei Neet (ovvero tutti quei giovani fino ai 29 anni che non sono né in formazione, né in un percorso d’istruzione e neppure lavorano) e dei Dropout (ovvero i giovani che nel corso dell’obbligo di istruzione hanno abbandonato un ciclo senza conseguire un titolo). Due fenomeni che sono oggetto di un ampio e complesso intervento che l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze ha avviato oltre un anno fa per comprendere, contrastare e prevenire il preoccupante fenomeno della dispersione scolastica che in Toscana vede percentuali in costante crescita, e temibilmente sopra la media nazionale. Questo appuntamento è centrale per tutto il mondo “educational” italiano ed avrà importanti aperture anche alla dimensione internazionale. Per questo vedrà la partecipazione di 400 esperti e lavoratori del settore fra insegnanti, formatori, orientatori, studiosi, giornalisti e scrittori.
Questa edizione, intitolata ‘’Non studio, non lavoro, non guardo la tv’’, è infatti realizzata all’interno dei progetti “Orienta-dropout” (ideato e promosso dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, in partenariato con ISFOL, Dipartimento di Filosofia, Scienze sociali, umane e della formazione dell’Università degli Studi di Perugia , Associazione Pratika, Associazione Nausika e LaAV) e “No Neet” (finanziato dall’Ente Cassa e gestito da L’Altra Città di Grosseto).
Il primo è un vasto ed articolato progetto sperimentale che coinvolge 6 istituti scolastici e 4 agenzie formative delle province di Firenze ed Arezzo, con l’obiettivo di proporre e testare un nuovo modello di didattica per prevenire la dispersione scolastica. Il secondo è un importante intervento che permette di identificare e recuperare, nelle province di Arezzo e Grosseto, quella intangibile fascia di popolazione giovanile che, scoraggiata, non è attiva nè sul lavoro nè nella ricerca di nuovi percorsi formativi.
Le due giornate di lezioni, ricerca e workshop, sono organizzate dall’agenzia formativa e di orientamento Pratika, di Arezzo, e dall’associazione L’Altra Città di Grosseto, un’ altra agenzia formativa con una particolare attenzione alla scuola e ai soggetti disagiati. L’avvio, alle 14.30, è nella sede dell’Ente Cassa in via Bufalini 6 mentre il 28 i lavori si svolgono (la mattina) all’istituto Peano (via A.del Sarto 6/A) e (il pomeriggio) all’Istituto Saffi (Via del Mezzetta 15). Il convegno, che è la prima iniziativa scientifica e divulgativa italiana dedicata interamente al rapporto tra scienze della narrazione e orientamento, si fonda sull’idea che le storie possano diventare degli strumenti di empowerment utili a mettere ordine e dare un senso alle proprie esperienze, a immaginare il futuro e gestire le scelte, a costruire la nostra identità e quella dei gruppi di cui facciamo parte.
Ne sono relatori alcuni dei più accreditati esperti nazionali e internazionali. Il primo giorno il professor Andrea Smorti, ordinario di psicologia dell’Università degli Studi di Firenze, terrà una lezione sulla memoria autobiografica, utile strumento per progettarsi; Ercole Giap Parini, professore di sociologia dell’Università della Calabria, curatore dell’ultimo “Routledge Handbook of Contemporary Italy History, Politics, Society”, racconterà come la criminalità organizzata influisca sulla percezione del futuro e quindi ostacoli le scelte dei giovani italiani; Federico Batini, professore dell’Università degli Studi di Perugia, cercherà di offrire strumenti di lettura relativi a questi gruppi di giovani, mentre il professor Jean Francois Draperi, direttore del Centro di economia sociale del Conservatoire des Arts et métiers di Parigi, spiegherà la metodologia dell’intervista “trasformativa” grazie alla quale una persona è sollecitata a rileggere le fasi della propria vita per trovare una prospettiva nuova. Anna Grimaldi, responsabile ISFOL area orientamento, presenterà le ricerche e gli strumenti sviluppati per contrastare i fenomeni in questione. Molto attesa l’anticipazione del focus di Oxfam sul diritto all’apprendimento in Italia e nel Mondo, mentre una sessione poster sarà dedicata ai progetti che la Regione Toscana ha messo in campo per circoscrivere il fenomeno dei Neet attraverso il coinvolgimento dell’associazionismo.
Il 28 ottobre il programma prevede due lezioni magistrali di Giusi Marchetta, autrice del libro “Lettori si cresce”, che ci farà capire come sia possibile contagiare i ragazzi con l’entusiasmo della lettura e quali risorse si nascondano in essa, e di Simone Giusti che illustrerà il ruolo fondamentale della scrittura nella vita quotidiana e nei contesti educativi e professionali. La seconda parte della mattinata sarà dedicata alla presentazione di ricerche scelte da un comitato di revisori scientifici. Nel pomeriggio si terranno laboratori in cui si imparerà a utilizzare strumenti narrativi efficaci. I convegnisti, potranno scegliere di partecipare a uno dei “cantieri narrativi” condotti da uno o più esperti utilizzatori di storie: formatori, orientatori, scrittori, ecc. Un esempio per tutti: il fiorentino Pietro Polsinelli, progettista e sviluppatore di giochi educativi, illustrerà alcuni progetti elaborati per Unesco e Rai e coinvolgerà i partecipanti nell’ideazione di un gioco per il coinvolgimento dei Neet e dei dropout. Al fine di consentire una partecipazione attiva e proficua a tutti sarà consegnato un “Quaderno di lavoro” con le ricerche selezionate, una sintesi degli interventi e tutte le informazioni utili.
Per maggiori informazioni e per iscriversi si può consultare il sito: www.lestoriesiamonoi.eu
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