La grande mostra internazionale “Vasari. Il Teatro delle Virtù” ad Arezzo
Pubblicato il 24 Ottobre 2024
Dal 31 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025 tra la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo e l’ex Chiesa di Sant’Ignazio una grande mostra internazionale con oltre 100 capolavori tra inediti, opere monumentali e prestiti da MET, Louvre, Uffizi e Albertina.
La mostra, a cura di Cristina Acidini con la collaborazione di Alessandra Baroni, fa parte dell’iniziativa “Arezzo. La città di Vasari”, che fino a febbraio 2025 renderà omaggio al maestro aretino in occasione dei 450 anni dalla morte
Una grande iniziativa internazionale dedicata a Vasari in occasione dei 450 anni dalla morte che vedrà arrivare o tornare ad Arezzo oltre 100 opere tra inediti, pale monumentali e capolavori provenienti dalle più note istituzioni estere come MET – Metropolitan Museum of Art, Albertina Museum, Musée du Louvre, e italiane come Gallerie degli Uffizi, Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Chiesa di Santa Maria Novella, Biblioteca Vaticana e Castello Sforzesco, oltre che da collezioni private.
Dal 31 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025 presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea e nei suggestivi spazi dell’ex Chiesa di Sant’Ignazio sarà allestita la mostra “Vasari. Il Teatro delle Virtù”, evento che va a costituire l’apice del programma di “Arezzo. La città di Vasari”, sistema di celebrazioni dedicato all’artista e intellettuale nella sua città natale promosso da Comune di Arezzo e Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzo col patrocinio del Ministero della Cultura, in collaborazione con Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura, Gallerie degli Uffizi, Fondazione Arezzo Intour e Discover Arezzo, col contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri – Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali, il sostegno di Camera di Commercio Arezzo-Siena e la curatela dal comitato scientifico presieduto da Carlo Sisi.
La mostra, a cura di Cristina Acidini in collaborazione con Alessandra Baroni, con main sponsor Estra, porrà l’accento sull’utilizzo dell’allegoria, ovvero di quel patrimonio di invenzioni sacre e profane messe a profitto da Vasari per la gloria del granduca Cosimo I, suo protettore dal 1550 alla morte. A rappresentare il potenziale evocativo dell’allegoria non mancheranno manufatti altamente simbolici, in particolare la Chimera, straordinario bronzo etrusco identitario del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, rinvenuto nel 1553 durante i lavori di scavo effettuati per volere di Cosimo de’ Medici intorno al baluardo di San Lorentino ad Arezzo ed entrato immediatamente nelle collezioni ducali
Info e ticket: www.vasari450.it
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