La Battaglia di Anghiari ‘torna a casa’

Pubblicato il 15 Apr 2013

La Battaglia di Anghiari ‘torna a casa’

Il celebre dipinto è esposto per la prima volta nella città che fu teatro della battaglia.
La Tavola Doria è la superstar della rassegna ‘Capolavori in Valtiberina da Piero della Francesca a Burri’

Mostre e itinerari tra Umbria e Toscana promossi da Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Regione Toscana, Regione Umbria. La presentazione con il Professor Antonio Paolucci, stamani a Palazzo Brera a Milano.

La misteriosa e intrigante Tavola Doria (che raffigura una scena dell’affresco che Leonardo da Vinci dipinse in Palazzo Vecchio a Firenze, dedicato alla Battaglia di Anghiari) viene esposta per la prima volta nella città aretina che fu teatro, nel 1440, dell’epica vittoria delle truppe fiorentine su quelle milanesi. La straordinaria occasione è offerta dalla rassegna ‘Capolavori in Valtiberina da Piero della Francesca a Burri. Itinerari tra Umbria e Toscana’ promossa, nei due territori, dal 22 giugno al 3 novembre da Ente Cassa di Risparmio di Firenze (nell’ambito della nona edizione del proprio progetto pluriennale Piccoli Grandi Musei), Regioni Toscana e Umbria, icon le collaborazioni della Soprintendenza ai beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici di Arezzo, degli Enti locali, delle Istituzioni e delle diocesi dei territori interessati.

La rassegna e’ stata presentata stamani alla stampa, a Palazzo Brera di Milano, dal direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci (e presidente del comitato scientifico del progetto Piccoli Grandi Musei) nell’ambito dell’iniziativa ‘Spazio Umbria-Itinerari d’eccellenza’. Sono intervenuti la direttrice della Pinacoteca di Brera Sabrina Bandera, l’assessore al paesaggio della Regione Umbria Fernanda Cecchini, l’assessore al turismo della Provincia di Perugia Roberto Bertini, il biologo Francesco Petretti.

La Tavola Doria, capolavoro del primo Cinquecento esposto nei mesi scorsi al Quirinale dopo essere scomparso per circa 70 anni nel mercato clandestino internazionale, sarà collocata al Museo statale di Palazzo Taglieschi di Anghiari, protetta in una speciale teca-cornice climatizzata che è stata realizzata col contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Il progetto ha, tra i suoi capisaldi, in primo luogo Piero della Francesca, il ‘genius loci’ di Sansepolcro, l’artista con il quale si identifica l’arte e la cultura della città, colui che ha immortalato i profili di quelle valli e di quelle terre in alcuni celebri dipinti e affreschi. Principale richiamo del Museo Civico di Sansepolcro, il maestro vi è presente con opere di grande valore, quali l’affresco della Resurrezione e il Polittico della Misericordia e, a Monterchi, con la celeberrima Madonna del Parto. Ma il Quattrocento ha rappresentato, per la Valtiberina, anche il grande secolo della scultura, sia lignea sia in terracotta, accogliendo capolavori quali la Madonna di Donatello a Citerna e la Madonna di Jacopo della Quercia ad Anghiari. Il progetto intende, inoltre, riportare l’attenzione sul Cinquecento: in Valtiberina, a Città di Castello, all’inizio del XVI secolo Raffaello dipinse le sue prime importanti pale d’altare prima di partire per Firenze e, in seguito al Sacco di Roma, e alla consecutiva diaspora degli artisti, numerosi pittori giunsero in questa terra tra cui il celebre Rosso Fiorentino, vero genio del Manierismo. Non manca un maestro dell’ arte contemporanea quale Alberto Burri che ha contribuito ad accrescere il peso culturale della Valtiberina istituendo una Fondazione con una ricca raccolta di opere.

Gli Itinerari (pullman saranno messi a disposizione dagli organizzatori nei fine settimana), oltre a sottolineare le caratteristiche storiche del territorio, si soffermeranno su alcuni luoghi e opere d’arte di particolare importanza e permetteranno di conoscere le più alte esperienze dell’artigianato artistico locale.
Il felice connubio del progetto con il territorio si sviluppa anche con una serie di eventi enogastronomici che uniscono le tradizioni popolari all’arte. Per questa edizione del progetto Piccoli Grandi Musei è stata ideata una collana di guide che valorizzano congiuntamente le emergenze storiche e artistiche dei due territori.

Alcune immagini della mostra possono essere scaricate dal questo link

Didascalie in ordine numerico:
1. Ignoto, La lotta per lo stendardo, cosiddetta Tavola Doria, inizio XVI secolo 2. Piero della Francesca, Polittico della Misericordia, 1445-1460 circa. Sansepolcro, Museo Civico 5. Raffaello, Gonfalone della Santissima Trinità (Trinità e i santi Rocco e Sebastiano, particolare), 1499-1503 circa. Città di Castello, Pinacoteca Comunale 6. Rosso Fiorentino, Deposizione dalla Croce, 1528. Sansepolcro, San Lorenzo 8. Collezione Burri, Ex seccatoi, Città di Castello

Info: www.piccoligrandimusei.it

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