“Il regime e la Chiesa”, la conferenza del professor Rogari
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Mercoledì 26 febbraio 2025, ore 16,30
Fondazione Biblioteche Cassa di Risparmio di Firenze
All’interno del ciclo di Fondazione Biblioteche: “I molti volti del regime: fascismo e antifascismo cento anni dopo”.
Nelle relazioni fra la Chiesa e il regime fascista c’è un prima e c’è un dopo rispetto ad una data fatidica: 11 febbraio 1929, quando Mussolini e il cardinale Gasparri, segretario di Stato di Pio XI, firmano i Patti Lateranensi.
Ne parlerà Sandro Rogari nella sua conferenza di mercoledì 26 febbraio (dalle ore 16,30) dal titolo “Il regime e la Chiesa” all’interno del ciclo “I molti volti del regime: fascismo e antifascismo cento anni dopo” organizzato da Fondazione Biblioteche Cassa di Risparmio di Firenze, ente strumentale di Fondazione CR Firenze, che intende ricostruire il ventennio fascista approfondendo temi e aspetti che caratterizzano la storia d’Italia.
Il prima, spiega Rogari, è rappresentato da una relazione a tratti ruvida e conflittuale, soprattutto sui temi che più stanno a cuore alla Santa Sede, in primis quelli inerenti le organizzazioni del laicato cattolico. Il dopo è la gestione del Concordato che è l’atto di maggior valore per la Santa Sede nell’ambito della trilogia che compone i Patti Lateranensi: Trattato, Concordato e Convenzione finanziaria. È, infatti, il Concordato a condizionare la politica ecclesiastica del regime e la sua tutela e salvaguardia sono un bene primario per la Santa Sede, anche dopo la scomparsa dei protagonisti di quegli accordi. Ancor oggi, a distanza di quasi cent’anni, pur riformati nel 1984, i Patti governano le relazioni fra lo Stato e la Chiesa romana.
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