Il progetto ‘Piccoli Grandi Musei’ di Ente CR Firenze ‘’vola in Europa’’
Pubblicato il 18 Novembre 2014
La presentazione domani, nell’ambito di una giornata su Cultura ed economia all’ Unione Europea a Bruxelles
Stimolando la filiera dei beni culturali del territorio sono stati attivati investimenti per 6 milioni di euro
Il presidente Ente CR Firenze Tombari, ‘’Le Fondazioni di origine bancaria si aprano ad un confronto con la scena internazionale’’
L’assessore regionale alla cultura Nocentini, ‘’Un’eccellenza metodologica e organizzativa e un grande successo di pubblico’’
Il progetto Piccoli Grandi Musei (PGM), ideato e progettato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze in partenariato con Regione Toscana, vola in Europa. L’iniziativa, che valorizza le realtà museali minori del territorio stimolando l’indotto economico della filiera dei beni culturali ad essi collegati, viene presentato domani a Bruxelles nell’ambito di una giornata promossa dalla Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea presso il Committee delle Regioni che è intitolata ‘Creatività e innovazione come motori di crescita economica: il ruolo della cultura e dei territori’.
Barbara Tosti, curatrice del progetto culturale speciale PGM, partecipa, su invito della Regione Toscana, ad una sessione dedicata alla Cultura come elemento trainante dello sviluppo locale e territoriale. All’incontro, fra le tante, intervengono figure di primo piano a livello comunitario e culturali quali Michel Magnier (DG Istruzione e Cultura, Commissione europea), Giannalia Cogliandro Beyens (Segretario generale della Rete europea dei Centri di formazione per l’amministrazione culturale-Enctac), Willebrord Sluijers, (DG RegionI, Commissione europea), Silvia Costa (Presidente del Comitato Cultura del Parlamento Europeo), Franz Sattlecker (Ad di Schoenbrunn), Andrea Merlotti (Responsabile del centro per la ricerca e gli studi del Consorzio La Venaria Reale) e Simone Siliani in rappresentanza della presidenza della Regione Toscana. In quella stessa giornata è annunciata la presenza anche del Ministro per i beni e le attività culturali e il turismo Dario Franceschini.
Scopo della conferenza è lo sviluppo di partenariati, la presentazione di modelli e di politiche a sostegno dell’ICC (industrie della cultura e della creatività) e l’approfondimento dei Programmi Europei 2014/2020 per la cultura, il turismo e la competitività delle PMI con focus sulle possibili sinergie territoriali e di finanziamento attraverso approcci intersettoriali (cultura, creatività, ITC, inclusione sociale, turismo culturale)
‘’Il progetto Piccoli Grandi Musei (PGM) è stato varato nove anni fa dall’Ente Cassa – ha spiegato Tosti – e si è sempre sviluppato in stretta collaborazione con la Regione Toscana e con le istituzioni locali favorendo lo sviluppo locale e potenziando i sistemi integrati in aree che hanno una precisa identità storico-culturale. Questa impostazione, che unisce la cultura alla formazione, l’arte alle produzioni tipiche locali, la didattica al restauro, con ricadute economiche nei territori (turismo, commercio, occupazione, itc) è fra le progettazione significative relative alla promozione di nuovi modelli di gestione culturale attraverso strategie di programmazione integrata e strumenti di finanziamenti innovativi come il partenariato pubblico-privato portate avanti in questi anni anche da altre fondazioni bancarie italiane come Cariplo e Compagnia di San Paolo. Negli anni sono stati coinvolti in PGM 72 Comuni delle province di Firenze ed Arezzo, 101 piccoli musei, 52 istituzioni, 65 emergenze storico-artistiche, 310 tra aziende e professionisti, 280 esercizi commerciali. L’ indotto, secondo i calcoli forniti dai beneficiati del progetto, ha superato i due milioni e mezzo di euro e gli operatori turistici hanno stimato un aumento dei visitatori del territorio del 40% nei periodi interessati ai progetti. Complessivamente la progettazione e il cofinanziamento delle varie edizioni hanno attivato investimenti per circa 6 milioni di euro dedicati alla conservazione e alla messa in valore del patrimonio culturale’’.
‘’Quello dello scorso anno ‘Capolavori in Valtiberina’ – ha proseguito Tosti – è stato realizzato anche in collaborazione con la Regione Umbria nel contesto dei Fondi europei (FESR e FEASR) ed ha stimolato, nelle sedi museali coinvolte, un incremento dei visitatori di circa 30 mila unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La prossima edizione (1 maggio-30 ottobre) si intitola ’Toscana Novecento/musei/arte/architettura e paesaggio/arti decorative’ e, come le precedenti, non è una mostra ma promuove la valorizzazione di percorsi, sedi museali, luoghi storici accompagnate da attività didattiche ed educative ed è realizzata in collaborazione, oltrechè della Regione Toscana, della Consulta delle fondazioni di origine bancaria della Toscana’’.
‘’La presentazione del nostro progetto in un contesto ed in una sede così prestigiose – sottolinea il presidente di Ente Cassa di Risparmio di Firenze Umberto Tombari – sono motivo di grande soddisfazione perché dimostra la validità, scientifica e pratica, di un modello multidisciplinare di grande impatto e assolutamente innovativo. E’ anche l’esemplificazione del ruolo sussidiario delle Fondazioni di origine bancarie che, armonizzando istituzioni pubbliche e private, riescono a elaborare proposte operative che valorizzano le ricchezze e le peculiarità dei territori nei quali intervengono. La presenza a Bruxelles è infine emblematica di quanto sia oggi necessario confrontarci in uno scenario internazionale nel quale portare la nostra storia e le nostre esperienze, ma anche cercare di presentarci, forti del ’brand Firenze’, come soggetto catalizzatore e gestore anche di risorse altrui per costruire partnership nazionali e, se possibile, internazionali capaci di attrarre capitali per il nostro territorio’’.
“Il progetto Piccoli Grandi Musei – osserva, a sua volta, l’assessore alla cultura della Regione Toscana Sara Nocentini – è stato selezionato per l’incontro internazionale di Bruxelles perchè è vissuto come un’eccellenza metodologica ed organizzativa, oltre che un successo, da un pubblico non solo toscano. E’ un esempio concreto di collaborazione tra pubblico privato nell’ambito della valorizzazione dei beni culturali che, ogni anno, si concentra sul territorio toscano: mettendo in rete musei minori, ma ricchi di straordinari capolavori, fornendo ai visitatori approfondimenti scientifici e agevolazioni di accesso, come la card, che consente di entrare con biglietto unico. Inoltre vede un notevole impegno a livello locale per coinvolgere cooperative di giovani formate per la valorizzazione e la mediazione culturale che vengono coinvolti come professionisti dei beni culturali”. “Un’ altra eccellenza del progetto – conclude l’assessora Nocentini – è la valutazione ex post dei risultati, alla fine di ciascuna edizione, distribuendo questionari di gradimento ai frequentatori e facendo dettagliate analisi di ricaduta sul territorio non solo sul numero di visitatori, ma anche provando a valutare il peso economico avuto dall’iniziative sulle attività di accoglienza turistica locale. Un buon esempio, che vogliamo proporre alla discussione e al confronto internazionale in occasione di questo incontro europeo. Noi siamo interessati a quei progetti che vedono lavorare insieme ricerca scientifica, valorizzazione dei musei, attività commerciali e turistiche del territorio toscano”.
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