GIOTTO DI BONDONE

Giotto di Bondone
(Colle di Vespignano 1266 ca. – Firenze 1337)
San Francesco; San Giovanni Battista
1320 circa
tempera su tavola


Le due piccole “fette biscottate”, come le ha definite lo studioso Luciano Bellosi per via del loro formato, sono state coralmente attribuite a un Giotto maturo. I due santi dovevano far parte della predella di una pala d’altare. Il tratto distintivo del pennello del maestro si mostra nella capacità unica di far abitare lo spazio alle figure. I due santi mostrano i propri attributi al fedele, ma la mano di Francesco con le stimmate e il dito indice di Giovanni che presenta il cartiglio con la scritta “Agnus Dei” sono seminascosti, come se continuassero dietro l’apertura del piccolo oblò. Stanno per mostrarsi, come affacciandosi a una finestra, in una magistrale illusione che crea uno spazio nuovo, oltre il nostro sguardo.

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