Eventi itineranti in Toscana: VII Centenario della nascita di Giovanni Boccaccio
Pubblicato il 24 Giugno 2013
Il progetto Boccaccesco 700
L’idea è stata quella di lavorare intorno all’aggettivo “boccacesco” che, nato dal nome del Boccaccio, racchiude alcune delle specificità della sua opera letteraria. Per Devoto-Oli il termine indica “fatti e situazioni che ricordano alcune novelle del Decameron, comunemente interpretate come scurrili e licenziose”. Questa partenza ci è servita per comprendere ed espandere la ricerca a riflessioni più ampie e più specifiche, dove alla licenziosità dei racconti sottostà comunemente la complessità dell’animo umano, nelle sue piccolezze e le sue grandezze. Boccaccio nelle sue novelle sovverte ogni ordine morale e lo fa sempre guidato dal Giusto, mostrando con semplicità quanto poco umane sono spesso le regole e le strutture gerarchiche e come la virtù risieda negli umili, come nello scherzo e nella beffa. Insieme a Dante e Petrarca il Boccaccio è considerato uno dei padri della lingua Italiana, ed è stato dunque importante cercare di farsi interpreti e portatori della grande forza anticonvenzionale di cui è depositaria la sua opera.
Boccaccio, a partire dall’osservazione del popolo, ha creato un immaginario salace, comico, buffonesco e tragico che non ha pari nella letteratura mondiale e che ancora oggi parla e scalpita dentro le sue parole. Proporre una lettura di quest’opera ci è sembrato oggi necessario laddove l’involgarimento del linguaggio ha il suo contrappunto in una parte dell’espressione sociale che presenta spesso tratti bigotti e repressi (basti pensare a tutte le questioni legate ai generi e alle minoranze). Con questo progetto abbiamo cercato d’intercettare l’eccezionalità del linguaggio boccacesco per farlo sprigionare nel linguaggio contemporaneo. http://www.boccaccio2013.it/it/arte/177-vii-centenario-della-nascita-di-giovanni-boccaccio
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