Dal 25 novembre al 2 dicembre a Firenze il 57/mo Festival dei Popoli

Pubblicato il 22 Novembre 2016

Dal 25 novembre al 2 dicembre a Firenze il 57/mo Festival dei Popoli

Proiezioni nei cinema La Compagnia, Spazio Alfieri e Istituto Francese

La geniale carriera di David Bowie ripercorsa attraverso preziose immagini d’archivio in “David Bowie, l’homme cent visages ou le fantôme d’herouville” di Christophe Conte e Gaetan Chataigner (26/11); un ritratto ravvicinato del politico statunitense Anthony Weiner noto per le accuse di sexting in “Weiner” di Josh Kriegman e Elyse Steiberg (26/11); la vita e l’opera di Frank Zappa raccontata da lui stesso nel documentario “Eat that question” di Thorsten Schutte” (27/11) e le scioccanti testimonianze delle madri di jihadisti in “La Chambre Vide” di Jasna Krajinovic (30/11).  Sono alcuni dei documentari in programma alla 57/esima edizione del Festival dei Popoli – festival internazionale del film documentario – che si terrà a Firenze dal 25 novembre al 2 dicembre tra il cinema La Compagnia, Spazio Alfieri e Istituto Francese. Il festival, presieduto da Marco Pratellesi e diretto da Alberto Lastrucci, si svolgerà nell’ambito della “50 giorni di cinema internazionale ” coordinata da Fondazione Sistema Toscana (FST) ed è reso possibile anche grazie al contributo della Fondazione CR Firenze.

Più di 70 le opere, in anteprima mondiale, europea o italiana, di cui 21 concorreranno all’interno della sezione Concorso internazionale e 6 parteciperanno al Concorso italiano. Tra le novità di quest’anno un focus sui rifugiati dal titolo “Looking for Neverland”, composto da 12 titoli, e la nuova sezione dedicata ai documentari musicali “Hit Me With Music”, 5 film per conoscere da vicino i protagonisti della scena musicale mondiale attraversando generi, paesi, epoche e generazioni. Tra gli oltre 60 ospiti del festival, da segnalare la presenza di Elio Germano (25/11), di Valeria Bruni Tedeschi (28/11), del regista israeliano Avi Mograbi (1/12) e dei due cineasti a cui sono dedicate le retrospettive (entrambe per la prima volta in Italia): la franco-libanese Danielle Arbid e il brasiliano Sergio Oksman (a Firenze per tutta la durata del festival).

 

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Fondazione CR Firenze