Pubblicato il 25 Ottobre 2024
Terre degli Uffizi torna a San Casciano con una mostra dedicata per la prima volta al Macchiaiolo Stanislao Pointeau. In Omaggio a Carlo Del Bravo
Dal 26 ottobre al 16 febbraio, al Museo Giuliano Ghelli, la mostra “Stanislao Pointeau: un macchiaiolo toscano di origini francesi”
Terre degli Uffizi torna a San Casciano con una mostra monografica dedicata per la prima volta al pittore franco-fiorentino Stanislao Pointeau e al ruolo da lui rivestito nella genesi e nella maturazione della “macchia” a Firenze e in Toscana. L’esposizione, dal 26 ottobre al 16 febbraio, al Museo Giuliano Ghelli, si intitola “Stanislao Pointeau: un macchiaiolo toscano di origini francesi”, a cura di Michele Amedei, ed è organizzata dal Comune di San Casciano in Val di Pesa, nel programma di Fondazione CR Firenze e Gallerie degli Uffizi, all’interno dei rispettivi progetti Piccoli Grandi Musei e Uffizi Diffusi. Dopo la mostra la mostra dedicata a Jacopo Vignali, un nuovo omaggio allo storico dell’arte sancascianese Carlo del Bravo che riscoprì l’artista alla fine degli anni Settanta grazie alle sue ricerche artistiche.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Simone Verde: “Il percorso espositivo getta una luce inedita sul rapporto del pittore francese con l’ambiente artistico internazionale, come rivelano le preziose incisioni di Marcellin Desboutin, mentre al suo legame con la compagine dei macchiaioli è dedicata una sezione che è anche il fulcro della mostra e che comprende uno dei prestiti più importanti provenienti dalle Gallerie degli Uffizi, Sulle rive dell’Arno, di Telemaco Signorini, conservato nella Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti”.
Figlio di Jean Louis, rappresentante di vini originario di Blois, nella regione del Centro-Valle della Loira, e di Giovanna Piacenti, fiorentina, Stanislao nacque a Firenze. Agli inizi degli anni Cinquanta, studiò nella locale Accademia di Belle Arti. Contemporaneamente, frequentò il Caffé Michelangiolo fondando, insieme a Telemaco Signorini e ad altri artisti, il gruppo dei Macchiaioli. Con questi ultimi, oltre a frequentare il milieu francese in città, esplorò Firenze e i suoi dintorni, particolarmente le rive dell’Arno, fonte di ispirazione per quadri come I renaioli, inviato con successo all’Esposizione Nazionale Italiana organizzata a Firenze nel 1861. Dopo la parentesi macchiaiola, nel 1867 Pointeau si trasferì a Pisa. Qui visse isolato dagli amici fiorentini con i quali mantenne comunque rapporti, in particolare con Diego Martelli. L’ultima fase pittorica dell’artista risentì della temperie simbolista rappresentata, nell’area pisana, dalla comunità di artisti inglesi legati al romano Nino Costa.
Il percorso espositivo si sviluppa in quattro sezioni organizzate cronologicamente. La prima – Stanislao Pointeau, gli amici senesi e quelli francesi nella Firenze di metà Ottocento – introduce il visitatore alle prime opere di Pointeau e al ruolo da lui ricoperto come tramite fra la cultura figurativa toscana e quella francese di metà secolo. Sono esposte, fra le altre cose, un gruppo di preziose incisioni di Marcellin Desboutin appartenute a Pointeau e una serie di ritratti fatti a Stanislao dagli amici senesi Angelo Visconti e Amos Cassioli fra il 1859 e il 1861.
La seconda sezione – Dagli esordi artistici alla “macchia” – introduce il visitatore agli inizi del percorso artistico di Pointeau attraverso una selezionata scelta di tele nonché́ disegni a matita e acquerello su carta schizzati in un viaggio nel Mugello nel 1851.
La terza sezione, cuore della mostra, intitolata Gli anni della ‘Macchia’, è dedicata al rapporto di Pointeau con la pittura dei macchiaioli, ivi compresa quella di Telemaco Signorini di cui si intende esporre Sulle rive dell’Arno, conservato alla Galleria d’Arte Moderna di Firenze. Fra le opere di Pointeau incluse in questa sezione della mostra troviamo “Renaioli sull’Arno”, “La ferratura del bove” e altri quadri e disegni che segnarono profondamente il corso della pittura toscana dei tardi anni Cinquanta e degli inizi del decennio successivo.
Chiude la mostra l’ultima sezione intitolata “I soggiorni nel Sud Italia e il trasferimento a Pisa nel 1867” che espone una serie di dipinti su tela e su tavola attraverso i quali Pointeau dimostra il superamento delle sperimentazioni macchiaiole e la svolta simbolista maturata a contatto con la pittura italiana e internazionale di passaggio e residente a Pisa sul finire del secolo.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Simone Verde: “Il percorso espositivo getta una luce inedita sul rapporto del pittore francese con l’ambiente artistico internazionale, come rivelano le preziose incisioni di Marcellin Desboutin, mentre al suo legame con la compagine dei macchiaioli è dedicata una sezione che è anche il fulcro della mostra e che comprende uno dei prestiti più importanti provenienti dalle Gallerie degli Uffizi, Sulle rive dell’Arno, di Telemaco Signorini, conservato nella Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti”.
“Questa mostra – dichiara Bernabò Bocca, Presidente di Fondazione CR Firenze – giunge a compimento del quarto anno del progetto ‘Terre degli Uffizi’ che vede la nostra Istituzione collaborare col più importante museo italiano. Lo scopo è favorire una fruizione più capillare delle collezioni delle Gallerie degli Uffizi e, al tempo stesso, incoraggiare un turismo più sostenibile. È inoltre importante rendere sempre più consapevoli i nostri concittadini sulla straordinaria ricchezza del territorio in cui vivono. Il grande favore riscosso dalle mostre allestite fino ad ora conferma che gli obiettivi sono giusti. Questo progetto, che vuole valorizzazione il patrimonio artistico regionale, rappresenta un’estensione del programma di marketing culturale territoriale “Piccoli Grandi Musei” che la Fondazione ha avviato anni fa’’.
Roberto Ciappi, sindaco di San Casciano in Val di Pesa: “Stanislao Pointeau, un grande pittore ottocentesco, di origine fiorentina e francese, un artista amato e riscoperto da Carlo Del Bravo, che siamo felici di valorizzare nel nostro territorio, nel cuore della campagna toscana che il protagonista amava raffigurare. Il Museo di San Casciano si prepara ad accogliere una quarantina di opere tra dipinti e disegni, la maggior parte delle quali mai viste, attraverso un percorso espositivo curato dallo storico dell’arte Michele Amedei che si propone di mettere in luce i molteplici volti di Pointeau. Non solo un artista di talento, dalle intuizioni e dalle visioni lungimiranti e aperte al mondo, esponente tra i più apprezzati della corrente dei Macchiaioli, ma un mediatore culturale di respiro internazionale, a cui occorre riconoscere l’indubbio merito di aver costruito un ponte, un dialogo che si è tramutato in legame di rilievo tra l’arte italiana e quella francese nella seconda metà dell’Ottocento. Realizziamo dunque un’importante percorso espositivo dedicato a Pointeau grazie agli studi di Carlo Del Bravo nel cui ricordo continuiamo a produrre cultura e promuovere operazioni di divulgazione e valorizzazione della storia dell’arte italiana, alla stretta e proficua collaborazione con Le Gallerie degli Uffizi, la Fondazione CR Firenze, nostri preziosi partner con i quali abbiamo avuto l’onore e il privilegio di lavorare anche in occasione della mostra di successo che rendeva omaggio a Jacopo Vignali, e alcuni privati che ci hanno permesso di esporre le loro opere firmate da Pointeau”.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo edito da che comprende oltre alle opere in mostra anche fotografie appartenute a Pointeau, scatti inediti, firmati da fotografi del tempo come Antonio Caneva, utilizzati dal nostro pittore quale fonte di ispirazione per dipingere scorci paesistici su carta e su tela.
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