Bando ‘Ricercatori a Firenze’: 60 assegni di ricerca per 2 milioni di euro
Pubblicato il 1 Ott 2021
L’esito del primo bando di Fondazione CR Firenze: 16 soggetti destinatari fra Dipartimenti dell’Università di Firenze, gli Istituti del Consiglio Nazionale per la Ricerca e gli istituti di ricerca pubblici nella Città Metropolitana di Firenze
Sono 60 gli assegni di ricerca annuali e/o biennali sostenuti grazie al primo bando ‘Ricercatori a Firenze, promosso da Fondazione CR Firenze, per un totale di 2 milioni di euro stanziati. E sono 16 i Dipartimenti dell’Università di Firenze, gli Istituti del Consiglio Nazionale per la Ricerca e gli istituti di ricerca pubblici con sede nella Città Metropolitana di Firenze, selezionati da una apposita commissione, a cui vanno risorse da 50 a 150 mila euro. I progetti di ricerca rispondono ai settori di interesse della Fondazione e sono coerenti con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
Fra i temi di ricerca c’è quello dell’economia e lo sviluppo sostenibile nel settore delle materie plastiche a fine vita e biomasse residuali, per progettare una riconversione green di rifiuti attraverso processi chimici, termochimici ed enzimatici. Ancora nell’ambito della medicina: un progetto verte sullo studio delle malattie infiammatorie, cronico-degenerative e trasmissibili per la ricerca di strategie innovative per lo studio della fisiopatologia e la personalizzazione delle terapie, e un altro sulla riabilitazione Robot-assistita per il recupero di funzioni neurocognitive e motorie. Ci sono poi le scienze umanistiche, con lo studio sulle eredità culturali a Firenze, e quelle giuridiche con una ricerca sul diritto e diritti per crescita intelligente, coesione sociale e sostenibilità nella Città metropolitana e in Toscana.
Per anni Fondazione CR Firenze è stata impegnata nel sostegno alla ricerca scientifica e attraverso il supporto di progetti di ricerca complessi, che innescava ogni anno l’attivazione di un numero significativo di assegni di ricerca, sia finanziati interamente che cofinanziati. Questo nuovo bando, che sostituisce il tradizionale “bando generico”, la Fondazione si fa promotrice di uno strumento di erogazione per soli assegni di ricerca e ne determina le aree di interesse.
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