Bando Passaggi, oltre 50 studenti diversamente abili accompagnati alla vita adulta
Pubblicato il 6 Novembre 2024
Sono stati raccontati i primi risultati della sperimentazione lanciata da Fondazione CR Firenze. Previsto un confronto fra famiglie, insegnanti, dirigenti di servizi e amministratori locali.
Sono oltre 50 gli studenti fra i 16 e 20 anni con disabilità intellettiva protagonisti di quattro progetti di accompagnamento dalla scuola alla vita adulta realizzati grazie alla prima edizione del bando Passaggi di Fondazione CR Firenze. Escursioni, laboratori, sport, teatro, vacanze e mini campus, sono solo alcune delle iniziative realizzate negli ultimi due anni da una trentina di partner, di cui nove scuole: Scart (capofila consorzio Co&So Empoli); Step by step (capofila consorzio Co&So Firenze); EsploHub (capofila la cooperativa sociale Gaetano Barbieri) e Varco (capofila la cooperativa sociale Proforma). Le esperienze sono state raccontate durante il convegno “Passaggi: dalla scuola all’autonomia”, che è stato anche un momento di confronto insegnanti, dirigenti di servizi e amministratori locali coinvolti nell’iniziativa (il convegno è aperto a tutti, necessaria la prenotazione sul sito fondazionecrfirenze.it).
I quattro progetti – sviluppati nei territori di Firenze, Mugello e Empolese Valdelsa – sono stati sostenuti da Fondazione CR Firenze con 270mila euro e avevano un comune obiettivo: favorire il potenziamento delle competenze e l’autonomia degli studenti e delle studentesse con disabilità intellettiva in modo da facilitare l’uscita dalla scuola e la costruzione di un progetto di vita reale. “Sofia partiva da una situazione di non indipendenza sia negli spostamenti che nell’organizzazione delle sue giornate – racconta la madre Daniela – Sofia non sapeva come prendere un autobus, né gestire i propri impegni quotidiani in autonomia. Grazie all’aiuto degli educatori di Step by step, ha iniziato a capire pian piano come funzionavano i trasporti. Certo, all’inizio sbagliava spesso inizialmente ma anche attraverso i suoi piccoli fallimenti, ha imparato a cavarsela da sola e ora prende l’autobus da sola”. Un altro aspetto importante è stato dunque quello di aiutare i giovani nelle loro relazioni fuori dall’ambiente scolastico. Durante le attività programmate hanno partecipato ragazzi e ragazze con disabilità ma anche gli alunni delle loro classi e altre persone non disabili. La condivisione delle esperienze ha generato legami di amicizia che hanno inciso profondamente nel senso di socialità dei ragazzi più fragili.
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