Archimede pitagorico (e un drone) entrano al Museo della Specola.
Pubblicato il 21 Ottobre 2014
Nasce un laboratorio per insegnare le nuove tecnologie
Iniziativa dell’Ateneo e dell’ Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Archimede entra al Museo della Specola. Nel più antico museo scientifico aperto al pubblico d’ Europa (è stato fondato dal granduca Pietro Leopoldo di Lorena nel 1775), La Specola del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze (via Romana 17), nasce ‘Il_LABORATORIO’, uno spazio dedicato alla didattica e alla formazione sulle nuove tecnologie. Un luogo per fare esperienza rivolto a studenti, giovani, lavoratori, famiglie e imprese delle nuove tecnologie; uno spazio per scoprire, imparare e lavorare, aperto a tutte le fasce di età realizzato dal Museo di Storia Naturale, dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze (con il suo progetto Portaleragazzi.it) e dalla start up Terza Cultura, spin off dell’Ateneo fiorentino nato proprio con la missione della diffusione della cultura scientifica.
L’inaugurazione è avvenuta stamani alla presenza di Guido Chelazzi, Presidente del Museo di Storia Naturale, Roberto Casalbuoni, Presidente dello spin off Terza Cultura, Ugo Bargagli Stoffi, Responsabile Area Attività Istituzionale dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Carlo Sorrentino, Delegato alla comunicazione dell’Ateneo. Sono seguite dimostrazioni pratiche di robotica educativa, 3D modeling e printing, il volo di un drone, la presentazione di App e altro ancora sulle nuove tecnologie per lo sviluppo sostenibile.
Il laboratorio, ricavato in un sala al piano terra che si affaccia su un ampio giardino e che in passato è stata usata per le lezioni universitarie, vuole offrire occasioni didattiche e formative secondo la logica di “SCOPRO, IMPARO e LAVORO”: tre approcci differenti, per durata e complessità, a Robotica, 3D modeling e printing, mondo del Web e Social Media, nuove tecnologie applicate alle energie alternative, al turismo sostenibile, all’ambiente e alla scoperta del mondo naturale. L’area SCOPRO è dedicata a brevi attività di scoperta; l’area IMPARO prevede quelle di maggiore pratica e durata, l’area LAVORO comprende esperienze più impegnative per durata e livello di complessità per chi desidera acquisire competenze scientifiche e tecnologiche più avanzate. Complessivamente le proposte offerte al pubblico sono 34.
Il calendario delle attività sarà disponibile da novembre sul sito www.terzacultura.it. La partecipazione ad attività e lezioni – il cui costo varia dai 5 ai 100 euro in base alla tipologia e alla durata – sarà possibile su prenotazione scrivendo, anche per informazioni, a info@terzacultura.it . La mattina è dedicata alle scolaresche di ogni ordine e grado, i pomeriggi sono destinati alle attività formative rivolte a giovani e adulti e i week end sono rivolti alle famiglie. Nel laboratorio ci sono 10 postazioni di lavoro, dotate di pc, che possono essere utilizzate da circa 20/30 persone contemporaneamente. Al centro sono collocati un banco di prova dei progetti elaborati nelle esperienze formative e una lavagna interattiva multimediale.
A disposizione dei partecipanti ci sono vari kit per la robotica sia per grandi che per i più piccoli, oltre a kit sulle energie rinnovabili e un drone quadrieliche, provvisto di telecamere, per imparare le nozioni basilari di funzionamento di questi velivoli telecomandati a distanza. E’ a disposizione anche una stampante 3D aperta che permette di osservare i meccanismi di stampa e imparare a fare modellazione 3D, utilizzando risorse open source. Attività sono previste nel campo del web authoring, in quello della gestione di contenuti multimediali social o per apprendere la logica della programmazione con piattaforme open source come Scracth. Particolare attenzione avranno le applicazioni delle nuove tecnologie nella ricerca scientifica.
“È significativo – ha dichiarato il Presidente del Museo di Storia Naturale Guido Chelazzi – che un laboratorio in cui il pubblico potrà conoscere e applicare concretamente le nuove tecnologie abbia sede in uno dei più prestigiosi musei scientifici d’Europa. Alla Specola sono conservate collezioni di straordinario valore scientifico e naturalistico e l’offerta educativa e formativa del laboratorio ne farà anche un punto di riferimento per la conoscenza di tecnologie innovative”.
‘’Siamo soddisfatti di aver potuto collaborare a questo originale progetto – ha osservato Ugo Bargagli Stoffi dell’Ente Cassa – che segna un felice esempio di collaborazione tra importanti istituzioni pubbliche e private. Segna infatti l’integrazione tra il ruolo culturale del Museo, l’alta formazione universitaria, l’esperienza passata e ancora attiva di didattica sulle nuove tecnologie portata avanti da anni dal Portaleragazzi.it e un’idea culturale di livello imprenditoriale, composta da persone qualificate che da anni operano nel campo della divulgazione scientifica e della promozione culturale’’.
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