Approvato il Dpa 2015 di Ente CR Firenze: 26 milioni per il territorio e 27 ‘CANTIERI’ aperti
Pubblicato il 6 Novembre 2014
Via libera dal Comitato di indirizzo al Documento previsionale annuale 2015
Il Dg uscente Gordini, ‘’tre anni di lavoro di tutta la struttura per disegnare il nuovo percorso della fondazione’’
Tra i progetti di prossima attuazione il varo della Fondazione Biblioteche e una serie di eventi sul Novecento in Toscana
Erogazioni sul territorio per 26 milioni di euro nel corso del 2015, 27 ‘cantieri’ aperti, ovvero progetti di propria ideazione, un forte e continuo confronto con le molteplici realtà, istituzioni, associazioni che richiedono i contributi: sono alcuni dei punti più significativi del Documento previsionale annuale 2015 (DPA 2015) che è stato elaborato e proposto al Cda di Ente Cassa di Risparmio di Firenze e che è stato appena approvato dal Comitato di indirizzo. Un atto che costituisce l’ossatura della futura attività e che è il risultato di tre anni di elaborazioni da parte di tutta la struttura dell’Ente Cassa oltra ad essere l’ultimo atto ufficiale del Direttore generale uscente Renato Gordini
‘’Ringrazio tutto il personale – dichiara Gordini che sta per passare il testimone di Direttore Generale a Gabriele Gori ma rimane dentro l’Ente Cassa per dare il suo contributo all’avvio di questo nuovo corso – per l’intenso lavoro di riconversione e aggiornamento professionale e culturale che ha compiuto, attraverso una proficua campagna di ascolto e di confronto con le oltre 1.000 realtà del territorio che costituiscono il nostro bacino di riferimento, a cominciare dall’Università di Firenze con, in testa, il rettore Alberto Tesi e i pro rettori Bellandi e Cerbai. Un percorso appassionante che non costituisce un punto di arrivo, ma segna l’inizio di una nuova fase per la costruzione di un modello di Fondazione di origine bancaria che sia più adeguato ad affrontare le trasformazioni in atto’’.
Un Ente Cassa che in primo luogo, come ha spiegato il presidente Umberto Tombari nel presentare il suo programma, intende valorizzare il ‘’brand Firenze’’ candidandosi a diventare il soggetto catalizzatore e gestore anche di risorse altrui, orientato alla creazione di partnership nazionali e, se possibile, internazionali per trovare nuovi capitali per Firenze e il suo territorio con i quali attuare iniziative di alto profilo in campo artistico, culturale e sociale.
Cresce anche la quantità dei progetti propri (i cosiddetti ‘cantieri’) senza, per questo, penalizzare le erogazioni a progetti di terzi che costituiscono pur sempre l’80% dello stanziamento complessivo per il prossimo anno. Oltre alla cosiddetta ‘internazionalizzazione’, infatti, sono in programma per il 2015 lo sviluppo del portale del welfare toscano www.siamosolidali.it, misure di sostegno all’edilizia residenziale pubblica, progetti mirati in favore della crescita e della formazione giovanile rivolti a diverse fasce di età e condizione: chi cerca la prima occupazione, chi ha abbandonato gli studi, chi non è impegnato in alcun percorso di istruzione e formazione. Non meno importante è il settore della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica che vede coinvolti numerosi Dipartimenti dell’ateneo fiorentino e che prevede l’attivazione di assegni di ricerca per la formazione e l’inserimento di giovani in centri di eccellenza nel campo scientifico e tecnico. Sempre l’ateneo è interessato ad un progetto promosso dall’Osservatorio dei Mestieri d’Arte (OmA) e dalla Fondazione Tema, entrambe emanazioni dell’Ente Cassa, che intende proporre misure di intervento per la promozione, valorizzazione, internazionalizzazione tramite la rete delle botteghe e imprese artigiane, uno dei fuori all’occhiello del made in Italy nel mondo.
Sul versante dell’arte e dei beni culturali l’iniziativa più rilevante è la decima edizione del progetto Piccoli Grandi Musei che il prossimo anno sarà dedicato all’arte del Novecento in Toscana e vedrà la collaborazione di altre fondazioni bancarie della regione. Per la sua rilevanza sarà tra quelli ufficiali presentati dalla Regione al Padiglione Toscana all’Expo 2015. Un altro grande impegno per il prossimo anno è l’apertura della sede della Fondazione biblioteche della Cassa di Risparmio di Firenze (ne sono soci Banca CR Firenze ed Ente Cassa) che occuperà 1.000 metriquadrati dei locali di via Bufalini dove saranno consultabili i circa 60 mila volumi che costituiscono il patrimonio dei 180 anni di storia delle due istituzioni. Anche le celebrazioni per Firenze Capitale avranno un loro sostegno, attraverso forme di collaborazione con le principali istituzioni fiorentine. Per la migliore valorizzazione e per consentire la maggiore fruibilità dell’ingente patrimonio artistico di proprietà (oltre 11 mila opere dalla seconda metà del Trecento a tutto il Novecento) l’Ente Cassa intende affiancare al già nutrito programma di esposizioni a comparti tematici anche iniziative ulteriori, tra cui l’avvio di un progetto di “museo virtuale” basato sulle più aggiornate tecnologie e che, arricchendosi nel tempo, consentirà un sorta di ‘visita guidata’ on line alle principali opere d’arte della raccolta.
Il nuovo corso dell’ Ente Cassa intende ulteriormente valorizzare gli Osservatori e le Fondazioni strumentali nate negli anni nell’ambito dell’attività della Fondazione e dedicate, oltre che all’artigianato (OmA e Tema), all’ arte contemporanea (OaC), alle istituzioni finanziarie (Fondazione Cesifin Alberto Predieri), alla conservazione e valorizzazione delle Ville Bardini e Peyron. L’Ente Cassa è anche socio fondatore del Polimoda, l’istituto internazionale di fashion design oltrechè della Fondazione Teatro della Pergola, istituita assieme al Comune nel 2011 con lo scopo di salvare la celeberrima istituzione.
Relativamente alle poste di bilancio, che sarà ora certificato da una società specializzata, a fronte di una previsione per il 2014 di 48 milioni di entrate derivanti dai dividenti e dalle plusvalenze ricavate dagli investimenti, le imposte sono salite a nove milioni a causa della legge di stabilità (ante legge erano di due milioni) e il fondo di stabilizzazione è rimasto a quota 42,5 milioni, inalterato rispetto allo scorso anno.
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