Al via il restauro della Vergine nella Cappella della SS Annunziata
Pubblicato il 10 Febbraio 2020
Rimossi i gioielli della Madonna che rimarranno in un caveau per circa 5 mesi prima di essere ricollocati. L’intervento fa parte del recupero del complesso finanziato da Fondazione CR Firenze tramite Art Bonus
I gioielli che da secoli adornano la Madonna raffigurata nell’affresco all’interno del Tempietto della Cappella della Santissima Annunziata, nell’omonima Basilica, sono stati rimossi e messi al sicuro in un caveau per consentire il restauro dell’opera. I preziosi, che comprendono una corona, una collana e una stella, rimarranno in cassaforte per circa 5 mesi prima di essere ricollocati. L’operazione si è svolta alla presenza dei responsabili dei lavori (Direzione servizi tecnici, servizio belle arti e fabbrica di Palazzo Vecchio del Comune di Firenze), delle restauratrici, di rappresentanti della Fondazione CR Firenze che tramite Art Bonus sostiene i lavori, e dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale.
Il restauro dell’affresco fa parte di una complessa opera di restyling iniziata nel 2015 che vede come partner Comune e Fondazione CR Firenze e comprende non solo il restauro e la nuova impiantistica di molte parti della Basilica (il principale santuario mariano cittadino che ha una delle Porte Sante giubilari) ma anche numerose azioni di carattere strutturale che hanno lo scopo di riqualificare l’intera piazza. L’intervento più rilevante (oltre un milione di euro) è certamente riservato alla basilica che necessita, da tempo, di importanti lavori di consolidamento e pulitura. Uno tra i più significativi è appunto il restauro del Tempietto della Vergine Maria che conserva un affresco duecentesco raffigurante l’Annunciazione che è molto cara ai fiorentini. Questo affresco è protetto da una vetrata e i gioielli, con appositi supporti, sono conservati all’interno. Tra gli altri interventi già ultimati ci sono il restauro della cupola, l’illuminazione, l’ispezione di sicurezza interna ed esterna, il sistema fognario per eliminare le infiltrazioni di umidità, i lavori all’adiacente convento, il restauro del Chiostro grande, il restauro dell’oratorio di San Francesco Poverino e della facciata del museo archeologico. Rimangono da fare i restauri delle opere d’arte e quadri all’interno della Basilica, il restauro degli affreschi del Chiostro, il consolidamento delle travi del tetto.
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