Il Centro Di, 50 anni di editoria d’avanguardia che ha fatto scuola nel mondo

Pubblicato il 18 Febbraio 2014

Il Centro Di, 50 anni di editoria d’avanguardia che ha fatto scuola nel mondo

Un centinaio di opere esposte allo Spazio Mostre dell’Ente Cassa e al Museo Marino Marini

Ha contribuito a raccontare al mondo, soprattutto tra il 1960 e il 1980, gli anni ruggenti delle avanguardie artistiche, riuscendo anche ad innovare la concezione del catalogo d’arte, ed è stata l’interlocutore più autorevole della ricerca artistica nazionale ed internazionale, dialogando con l’editoria specializzata al più alto livello e svolgendo un ruolo di primaria importanza nella crescita e nella conoscenza della cultura contemporanea in Toscana e in Italia. Si tratta della casa editrice Centro Di a cui è dedicata la mostra “A misura di libro. 50 anni di edizioni Centro Di 1964/2014” allestita dal 19 febbraio al 23 aprile allo Spazio Mostre dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze (via Bufalini 6) e dall’ 1 marzo al 26 aprile al Museo Marino Marini (piazza San Pancrazio). La rassegna è stata presentata stamani alla stampa dal Presidente dell’Ente Cassa Giampiero Maracchi, dal Presidente del Museo Marini Carlo Sisi e dai curatori Giovanna Uzzani e Alberto Salvadori.

Un evento che non vuole solo celebrare una esperienza editoriale che si è imposta all’attenzione internazionale, che ha fatto scuola per l’alta qualità delle sue pubblicazioni e che ha onorato e onora ancora oggi Firenze, ma è anche un viaggio in una stagione straordinaria della nostra storia recente, che per un ventennio ha reso il capoluogo toscano, peraltro abbastanza ignaro e indifferente a tutto ciò (e non è certo l’unico caso), il crocevia di quanto più innovativo pulsasse nel cuore dell’arte internazionale.

Le due esposizioni, che hanno il patrocinio del Comune di Firenze, presentano e valorizzano, attraverso un centinaio di opere, l’importante nucleo librario del Centro Di (circa 6.000 pezzi tra volumi e riviste) acquisito lo scorso anno dall’Ente Cassa di Risparmio, e raccontano la storia della casa editrice secondo un progetto curato da Giovanna Uzzani. Nella sede dell’Ente Cassa, l’attenzione è focalizzata sui significativi rapporti fra le edizioni Centro Di e le parallele ricerche artistiche nazionali e internazionali con l’editoria specializzata nel mondo, così come con gli sviluppi dell’arte toscana contemporanea. Negli spazi del Museo Marino Marini il focus dell’esposizione, a cura di Alberto Salvadori, è l’archivio personale dell’editore, in grado di narrare le diverse e ancora attualissime vicende che hanno fatto del Centro Di editore e libraio una della esperienze di maggior importanza del panorama italiano della seconda metà del Novecento. Il percorso espositivo intende evidenziare questi distinti aspetti, con l’obiettivo di esaltare sia il valore storico e documentario delle singole edizioni, sia la modernità della grafica che ha fatto scuola in Europa e oltreoceano, determinando e interpretando le più aggiornate tendenze del gusto.

‘’Prendendo atto dello straordinario valore storico di tale patrimonio librario – ha dichiarato il presidente dell’Ente Cassa Giampiero Maracchil’Ente Cassa ne ha deliberato l’acquisto con l’intenzione di metterlo quanto prima a disposizione del pubblico e degli studiosi, nella consapevolezza di contribuire così alla conoscenza di un editore che ha caratterizzato con il suo gusto e il suo costante aggiornamento una brillante stagione della Firenze internazionale, ancora attenta alle esperienze artistiche contemporanee. Abbiamo così voluto accompagnare la vicenda editoriale del Centro Di con opere, oggetti di design e video in grado di ricostruire il contesto culturale di Firenze nella seconda metà del Novecento, certi di contribuire, a norma dell’impegno civico e culturale dell’Ente Cassa, alla più approfondita conoscenza di un episodio di grande rilievo internazionale nella storia recente della nostra città’’.

La sezione di maggior rilievo (all’Ente Cassa) è scandita in una decina di vetrine, dove sono esposti significativi esemplari di cataloghi d’arte, dalla metà degli anni ’60 ai giorni nostri. In alcuni casi il volume è esposto per evidenziarne la coperta, isolato come oggetto autonomo; altre volte è proposto ad apertura di pagina, laddove si voglia segnalare il particolare interesse grafico dell’impaginato, così come la singolarità delle proposte e dei rimandi. Completano questo settore un gruppo scelto di opere d’arte contemporanea, strettamente legate ai contenuti dei volumi o semplicemente evocative delle ricerche artistiche pubblicate. Attraverso una essenziale antologia di opere d’arte nate a Firenze negli stessi anni, si possono in tal modo evidenziare rimandi e corrispondenze fra le ricerche di grafica editoriale e il contemporaneo contesto artistico.

Tra gli artisti selezionati: Archizoom e Superstudio, Riccardo Guarneri, Paolo Masi, il collettivo di Zona non profit art space, Mario Mariotti, Luciano Ori, Daniele Lombardi, Daniela De Lorenzo, Carlo Bertocci. Un video in sala presenta alcune testimonianze di musica sperimentale legate alle proposte del Centro Di con esibizioni o lavori video di Pietro Grossi, Giuseppe Chiari, Daniele Lombardi, Sylvano Bussotti, Giancarlo Cardini. Accanto alle vetrine, alcuni pannelli con indicazioni essenziali favoriscono la comprensione della mostra, attraverso una mappa concettuale di immediata lettura. Una seconda parte dell’esposizione è dedicata all’archivio presentando una antologia di volumi utilissima per lo studio e la conoscenza dei grandi movimenti della contemporaneità. A questo settore appartiene un nucleo di importanti libri d’artista, veri e propri incunaboli contemporanei di alto valore estetico e documentale.

Al Museo Marino Marini sei teche di grandi dimensioni raccolgono, invece, l’archivio personale dell’editore Alessandra Marchi con testimonianze del rapporto diretto e continuativo che sia lei sia Ferruccio Marchi hanno avuto con artisti visivi, musicisti, architetti, critici e con i maggiori editori europei e statunitensi dell’epoca. Questa esposizione permette di porsi sul piano più intimo e personale della straordinaria avventura editoriale fiorentina che ha segnato intere generazioni di artisti e studiosi italiani e non solo e che esteticamente e concettualmente ha contribuito a ridisegnare l’idea di libro e catalogo d’arte molto in anticipo rispetto alla tradizionale editoria italiana. In occasione dell’inaugurazione, venerdì 28 febbraio alle ore 19 Daniele Lombardi eseguirà, in prima assoluta, ‘Miroirs’, un concerto per pianoforte a gran coda, percussioni, due violini, flauto basso, toy piano, video. Durante il periodo di apertura delle due mostre si svolgeranno alcuni incontri con significativi testimonial di questa esperienza quali Achille Bonito Oliva, Enrico Crispolti e Maurizio Nannucci.

CENTRO DI: 50 ANNI DI CREATIVITA’
TRA SPERIMENTAZIONE ED AVANGUARDIE

Nel clima sperimentale delle neo-avanguardie, tra gli anni ’60 e gli ’80 del Novecento, il Centro Di assume una importanza cruciale nel panorama nazionale e internazionale, grazie al duplice ruolo di casa editrice e di archivio/libreria/centro di documentazione dedicato alle ricerche artistiche contemporanee. Grazie in particolare alle proposte editoriali di storia dell’arte, architettura, arti decorative, cataloghi di mostre e di musei, riviste specialistiche, monografie, libri d’artista, il Centro Di ha dato un contributo significativo alla storia del catalogo e del libro d’arte.

Fondato da Ferruccio e Alessandra Marchi nel 1968, due anni dopo la tragica alluvione che aveva colpito la città di Firenze, il Centro Di si impone subito all’attenzione per l’alta qualità delle pubblicazioni, ma in particolare per la proposta di contenuti, messaggi, soluzioni grafiche di alto valore innovativo. Prende avvio da tale esperienza un nuovo modo di concepire il catalogo della mostra d’arte contemporanea, destinato a fare scuola: il catalogo perde il ruolo di mera guida all’esposizione e si impone come strumento autonomo di riflessione critica, capace di interpretare e dare immagine grafica al concept stesso della mostra.

Nell’inconfondibile formato quadrato e nella cifra stilistica di alto rigore formale, il Centro Di dà alla stampa i cataloghi più significativi dell’avanguardia artistica contemporanea e della critica militante dalla fine degli anni ’60, grazie alla intensa collaborazione con critici quali Achille Bonito Oliva, Germano Celant, Enrico Crispolti. Nondimeno rivoluziona il concetto del catalogo d’arte antica, esso pure chiamato a interpretare e rileggere la tradizione alta e consacrata, con lo stesso impegno ideologico. Grazie a questi contributi il Centro Di ha ricevuto vari premi e riconoscimenti: si ricordano in particolare nel 1973 il Certificate of Excellence Cover 73, assegnato dall’American Institute of Graphic Arts per il catalogo della mostra realizzata al MoMA di New York, Italy: The New Domestic Landscape; nel 1988 il Premio Salimbeni (ex aequo); nel 2008 il Premio Federico Zeri.

Accanto all’attività editoriale, dal 1968 ai primi anni ’90, ha sede nella centralissima piazza de’ Mozzi l’omonimo archivio/libreria, virtuale luogo di ritrovo di artisti, critici, studiosi, cultori della materia, studenti e una specie di cenacolo aperto al confronto internazionale, grazie al prezioso catalogo con edizioni spesso introvabili altrove e provenienti da musei e gallerie di tutto il mondo. Il nome Centro Di deriva proprio da questo ruolo che gli viene universalmente riconosciuto di Centro di Documentazione internazionale, vero e proprio organo militante che si arricchisce, nel corso dei decenni, di pubblicazioni di ambiti e settori diversi, dal design all’architettura dei giardini, dalla nuova musica sperimentale alle pratiche della performance e dell’arte ambientale, con voci altamente significative, sia dal punto di vista bibliografico e documentario che dal punto di vista squisitamente grafico. Oltre ai volumi di grande tiratura, appaiono così nel catalogo i nuovi libri d’artista, esposti nella libreria e sui tavoli, essi pure di gusto minimalista, inconfondibili nel loro formato quadrato, rigorosamente bianchi con misura di 1 m x 1 m, corrispondenti allo stile delle proposte editoriali e firmati da un designer di punta quale AG Fronzoni. Proprio al libro d’artista si ispira l’originale catalogo della mostra.

Alla scomparsa di Ferruccio Marchi, nel 1981, alla guida dell’azienda, al numero 35 di Lungarno Serristori, è subentrata la moglie Alessandra Marchi Pandolfini, affiancata in seguito dalla figlia Ginevra.

A MISURA DI LIBRO
50 ANNI DI EDIZIONI CENTRO DI 1964/2014
a cura di Giovanna Uzzani e Alberto Salvadori

Spazio Mostre Ente Cassa di Risparmio di Firenze
via Bufalini 6 – Aperta dal 19 febbraio al 23 aprile
Orario: lunedì-venerdì 9-19; sabato e domenica 10-13; 15-19
Ingresso libero – Tel. 055 5384001

Museo Marino Marini
piazza San Pancrazio, Firenze – Aperta dal 1 marzo al 26 aprile
Orario: 10-17, chiuso il martedì, la domenica e i giorni festivi
Biglietti: intero: € 6, ridotto € 4, studenti € 3
Tel. 055 219432 – info@museomarinomarini.it – www.museomarinomarini.it

Catalogo Centro Di, Firenze 2014, 106 pagine, 10 euro

Alcune immagini delle opere esposte sono disponibili qui

Foto Gallery

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