Anche un Annigoni ‘astratto’ tra le sorprese e gli inediti della grande rassegna sul maestro

Pubblicato il 15 Ottobre 2013

Anche un Annigoni ‘astratto’ tra le sorprese e gli inediti della grande rassegna sul maestro

Mostra promossa da Ente CrFirenze e da Fondazione Guelpa di Ivrea

Dal 16 ottobre al 6 gennaio in sede Ente CrFirenze 150 opere in occasione del 25° anniversario della morte del pittore

Una composizione astratta, di modeste dimensioni (25 x 21 cm circa), totalmente sconosciuto perché in mani private, è una delle tante curiosità esposte nella mostra ‘Pietro Annigoni: presenza di un Artista’ nel 25° anniversario della scomparsa, che si terrà allo Spazio Mostre dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze dal 16 ottobre al 6 gennaio.

L’esposizione, a cura di Emanuele Barletti con la collaborazione di Arabella Cifani e Franco Monetti, è promossa e realizzata dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dalla Fondazione Guelpa di Ivrea con Rossella Segreto Annigoni. Ha il patrocinio di Regione Piemonte, Regione Toscana, Comuni di Bagno a Ripoli, Firenze, Ivrea, Milano, Pontassieve, Stia, e si avvale della collaborazione con le Fondazioni Parchi Monumentali Bardini e Peyron e Rinascimento Digitale.

La presentazione stamani alla stampa alla presenza del Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Giampiero Maracchi, del Vice Presidente Pierluigi Rossi Ferrini, del Direttore generale Renato Gordini, del Sindaco di Ivrea Carlo Della Pepa, del Segretario Generale della Fondazione Guelpa Gianpaolo Costamagna, e del curatore Emanuele Barletti. E’ intervenuta anche la vedova del maestro signora Rossella Segreto Annigoni.

La mostra vuole evidenziare i molteplici aspetti della vita e dell’opera del maestro valorizzando i temi principali della sua lunga militanza umana e professionale (i ritratti e auto-ritratti, i paesaggi, i temi religiosi) attraverso un nucleo di 150 opere, tra cui tantissimi inediti e curiosità come da tempo non si vedevano.

Il dipinto, intitolato ‘Composizione astratta’, è una testimonianza preziosa della grande attenzione che ancora il Maestro gode presso il pubblico e del profondo radicamento che la sua instancabile attività ha prodotto in ogni strato sociale con cui è venuta a contatto e che ha stupito gli stessi curatori della mostra, letteralmente travolti da segnalazioni di tanti privati che hanno voluto offrire le opere in loro possesso per questa importante occasione. Anche il proprietario di quest’opera è uno di quei collezionisti ‘per caso’ che hanno incrociato l’artista e gli hanno voluto bene, ricevendone in cambio la gratitudine che non è mai mancata all’ “intellettuale travestito da popolano”, come alcuni amici suoi scherzosamente lo definivano. Ecco dunque questo dipinto a tecnica mista, fatto con sole campiture di colore nero, rosso, celeste e sciabolate di bianco, in una apparente negazione di realtà figurata. ‘’Sarebbe arduo però, da questo esempio per ora isolato – osserva Barletti – affermare in maniera perentoria che anche Annigoni abbia voluto con ciò provare a cimentarsi con l’informale. Lo stesso proprietario dell’opera ricorda che era stato donato quasi come una sorta di scherzo, una semplice esercitazione tanto per dire: ‘guarda come è facile fare un quadro astratto, ci riesco persino io !’. Forse Picasso, bersaglio privilegiato di Annigoni nella nota diatriba, avrebbe tratto una piccola rivincita dalla circostanza e forse qualche critico paludato potrà ricavarne argomenti per ipotizzare una segreta conversione dell’Artista figurativo per eccellenza !’’.

Tra i molti inediti in mostra, un bellissimo disegno finito della Regina Elisabetta (la Regina Madre), alcuni bozzetti del Principe Filippo di Edinburgo e un volto della Principessa Margaret, un disegno preparatorio della Sovrana di Danimarca, la Regina Margrethe II, uno dei bozzetti realizzati per lo studio del ritratto di Papa Giovanni XXIII commissionato dalla rivista ‘Times’ per la copertina dell’ottobre 1962 e un disegno completo per il ritratto del presidente statunitense Lyndon Johnson che apparve sulla copertina della stessa rivista nell’aprile 1968. Di grande interesse la bella sequenza di studi preparatori per il ritratto del generale americano Mark Clark, che fu tra i protagonisti della Seconda Guerra Mondiale, e due bozzetti con vari profili dello scrittore Joel Lehtonen, gloria della letteratura nazionale finlandese, che conobbe Annigoni a Firenze nel 1931. Da Villa Godi Malinverni a Lugo di Vicenza, prestato da Christian Malinverni, esce per la prima volta uno dei capolavori di Annigoni, il ritratto di Patricia Rawlings, oggi autorevole membro del Parlamento britannico.

Di grande effetto e mai visto anche il ritratto di grandi dimensioni (circa 3 metri per 2,50) della baronessa inglese, di origine tedesca, Stefania von Kories, nota in gioventù alle cronache mondane per l’avvenenza e gli straordinari gioielli che indossava. La nobildonna, deceduta lo scorso marzo, ha trascorso gli ultimi anni della sua vita a Londra tanto da ottenere la cittadinanza inglese e si è particolarmente distinta per il suo impegno civile. Il maestro fu molto colpito da questa personalità vulcanica e di radiante bellezza al punto da farle un ritratto a figura intera (tra il 1958 e il 1959) di notevoli dimensioni, derogando ai suoi abituali standard. L’imponente tela è stata donata al Museo ‘Pietro Annigoni’ di Villa Bardini, con l’unica condizione, posta dalla proprietaria nel suo testamento, che fosse esposta al pubblico permanentemente. Così adesso l’opera ritorna a Firenze, la città nella quale è stata concepita.

Quattro le sezioni in cui è articolata la mostra. La prima (“Pietro Annigoni tra Ivrea e Firenze”) è il frutto della collaborazione con la Fondazione Guelpa di Ivrea che custodisce un importantissimo nucleo di opere, soprattutto giovanili, realizzate tra gli anni ’30 e ’40 del Novecento e mai esposte a Firenze. In tutto 22 opere a confronto, 11 dell’Ente Cassa e 11 della Fondazione Guelpa che illustrano 2 autoritratti del Maestro, 11 ritratti di varie personalità, 5 opere di intonazione sacra, 4 paesaggi. Tale sezione sarà riproposta come mostra autonoma, nel 2014, presso il Museo Civico “Pier Alessandro Garda” di Ivrea.

La seconda (“Rariora Annigoniana”) accoglie una serie di opere inedite messe a disposizione dal Fondo Annigoni dell’Ente Cassa e da varie collezioni pubbliche e private e intende dimostrare quanto ancora ci sia di ‘sommerso’ nella conoscenza e valorizzazione del maestro.

La terza (“La Famiglia”) propone un viaggio nella storia degli Annigoni attraverso i suoi principali esponenti: il padre Ricciardo, la madre Teresa, la prima moglie Anna Maggini, la seconda moglie Rossella Segreto, i figli Benedetto e Ricciarda. Tale sezione si avvale di una serie di testimonianze visive: principalmente i ritratti eseguiti dal Maestro, ma anche fotografie e cimeli vari dagli anni ’30 alla fine degli anni ’80 del Novecento. Alcune curiosità tra gli oggetti esposti: l’arpa appartenuta ad Anna Maggini, musicista, prima moglie del Maestro e il ritratto in bronzo che le fece il grande scultore Mario Parri; la bicicletta che Annigoni usava spesso per muoversi in città.

Con la quarta sezione (“Donazione Morelli”) viene presentato per la prima volta al pubblico un centinaio di opere annigoniane di piccole dimensioni – prevalentemente incisioni – donate all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze dalla signora Michela Morelli di Roma nel 2009 e legate storicamente alla famiglia Simi che ebbe un ruolo rilevante nella prima formazione dell’Artista.

Per questa occasione sarà prossimamente riaperto al pubblico, a cura di Samuel Marcuccio, con nuovi spazi ed un nuovo allestimento, il Museo ‘Piero Annigoni’ istituito nel 2008 per esporre permanentemente opere e disegni ceduti dai figli del pittore Benedetto e Ricciarda.

Il catalogo (Polistampa) contiene testi di Sabrina Baldanza, Emanuele Barletti, Paola Caleri, Giuseppe Cardillo, Arabella Cifani, Thyge Christian Fons, Franco Monetti, Michela Morelli, Pekka Tarkka, Emanuela Torriani.

PIETRO ANNIGONI PRESENZA DI UN ARTISTA NEL 25° ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Opere rare e inedite dalle Collezioni dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, della Fondazione Guelpa di Ivrea e da Raccolte Pubbliche e Private

Spazio Mostre Ente Cassa di Risparmio di Firenze, via Bufalini 6
Aperta dal 16 ottobre al 6 gennaio – Orario: lunedì-venerdì 9-19; sabato e domenica 10-13; 15-19
Ingresso libero – Tel. 055 5384001

Prenotazioni visite guidate
Cel. 349 8061130
mromagnolo@hotmail.it – cel. 338 5901744
Catalogo Polistampa (240 pagine, 15 euro)

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Fondazione CR Firenze