In mostra, per la prima volta, fino al 30 settembre, il ‘tesoro’ di Alessandro Parronchi
Pubblicato il 17 Giugno 2013
Esposti oltre 280 pezzi, tra dipinti e documenti appartenuti al celebre storico e critico
Le opere provengono dalla Collezione dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dalle Raccolte della Biblioteca Umanistica dell’Università degli Studi di Siena
L’Ente Cassa ha finanziato una borsa di studio per una giovane ricercatrice incaricata della catalogazione del Fondo senese
Esposto per la prima volta il ‘tesoro’ di Alessandro Parronchi, (Firenze 1914-2007) insigne critico d’arte, saggista e poeta fiorentino. La sua ricca collezione di opere d’arte (oltre 80 pezzi) e una selezione del suo prezioso patrimonio archivistico (per complessivi 280 pezzi) è presentata nella mostra ‘’Ricordando Parronchi. Artisti del Novecento in Toscana nella Collezione ‘Alessandro Parronchi’ dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e nel Fondo ‘Alessandro Parronchi’ della Biblioteca Umanistica dell’Università degli Studi di Siena’’ allestita allo Spazio Mostre dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze dal 19 giugno al 30 settembre.
L’esposizione, a cura di Emanuele Barletti e Luca Lenzini, è promossa, organizzata e realizzata dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dalla Biblioteca Umanistica dell’Università degli Studi di Siena col patrocinio di Regione Toscana, Comuni di Barberino Val d’Elsa, Barga, Calenzano, Empoli, Firenze, Livorno, Loro Ciuffenna, Montopoli Val d’Arno, Pisa, Pistoia, Prato, Siena, Viareggio, e in collaborazione con Fondazione Rinascimento Digitale Firenze, Archivio Venturino Venturi Centro di Documentazione per la Scultura Italiana del ‘900 Loro Ciuffenna, Ditta Dafne.
Stamani la presentazione alla stampa da parte del Consigliere dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, e ‘padre’ dell’iniziativa, professor Carlo Sisi e dei curatori Luca Lenzini, Direttore della Biblioteca Umanistica dell’ Università degli Studi di Siena ed Emanuele Barletti, Responsabile del patrimonio artistico dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, alla presenza della vedova signora Nara Somigli Parronchi.
L’Ente Cassa e la Biblioteca Umanistica custodiscono, infatti, le due componenti fondamentali dell’eredità lasciata da Alessandro Parronchi ed acquisite, rispettivamente, nel 2009 (dipinti, disegni e sculture) e nel 2007 (libri e archivio). Parronchi, figura centrale della cultura del Novecento in Toscana e non solo, durante la sua lunga frequentazione dei maggiori artisti del suo tempo, ebbe infatti modo di costituire presso l’abitazione privata una propria collezione che comprende nomi di tutto rilievo come Ottone Rosai, Umberto Mannini, Renato Alessandrini, Andrea Lippi, Alberto Sani, Giulio Pierucci, Venturino Venturi, Alberto Magri, Arrigo Del Rigo, Mario Maestrelli, Eugenio Montale, Silvio Bicchi, Ugo Capocchini, Guido Borgianni, Spartaco Carlini, Mario Marcucci, Scipione. Maestri, in alcuni casi, poco conosciuti e che l’iniziativa espositiva, a maggior ragione, vuole portare all’attenzione di un più vasto pubblico.
A tale proposito, come ha opportunamente sottolineato Carlo Sisi nell’introduzione al catalogo della mostra, il grande merito e l’impegno di una vita di Parronchi è stato quello di salvaguardare il ricordo di artisti ingiustamente dimenticati, ma che, in realtà, testimoniano – come Parronchi ha costantemente sostenuto – una grande vitalità della cultura artistica del Novecento in Toscana. E in quest’ottica fu proprio Carlo Sisi ad intuire, a suo tempo, la necessità di non disperdere, dopo la morte del maestro, tutto questo patrimonio di conoscenza che, evidentemente, non era solo una bella raccolta di opere d’arte o una biblioteca bene fornita, ma raccontava molto, molto di più. Questo nucleo va ad implementare coerentemente il già significativo settore delle Raccolte d’Arte dell’Ente Cassa dedicato al Ventesimo secolo e di cui fanno parte, tra l’altro, le Collezioni Barfucci, Annigoni, Guarnieri, Fancelli e Viani.
Analoga operazione di acquisizione fu compiuta qualche anno prima, nel 2007, dall’Università di Siena per tutta la componente libraria ed archivistica dello scrittore. In questo caso era stato lo stesso Parronchi, la cui famiglia era di origine senese, ad esprimere in vita il desiderio di assegnare la sua biblioteca personale alla Città del Palio. È formata da 11.000 volumi, tra monografie e testate di periodici, da 9.000 lettere, da poco meno di 200 disegni, da cinque cospicui sub-fondi (Marcucci, Ghiselli, Tutino, Mal’Aria, Davide Lazzaretti) nonché da 68 faldoni-dossier dedicati a singoli artisti studiati da Parronchi nel corso degli anni, dossier che comprendono disegni, fotografie, appunti, prime stesure, lettere, inviti, brochures, bozze.
Si capisce così come la realizzazione della mostra non potesse prescindere da una piena condivisione al progetto scientifico, oltre che dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, anche della Biblioteca Umanistica dell’Università di Siena che ha accolto la sua parte del lascito Parronchi con l’entusiasmo e la competenza di un prestigioso e accreditato centro di conservazione e, allo stesso tempo, di studio e ricerca. A tale riguardo, l’Ente Cassa ha voluto finanziare una borsa di studio per un anno ad una giovane studiosa incaricata di effettuare la catalogazione sistematica del Fondo Parronchi affidato alla struttura pubblica senese.
La mostra rappresenta anche il momento ufficiale di presentazione al pubblico della Collezione “Alessandro Parronchi” dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze nell’ambito delle iniziative periodiche di valorizzazione delle opere d’arte di proprietà della Fondazione ma, con l’occasione, propone anche una qualificata selezione di materiali della Biblioteca di Siena che rappresentano un indispensabile repertorio esplicativo in aggiunta agli autori esposti.
Il patrocinio, concesso da varie Amministrazioni pubbliche toscane, ricorda la provenienza degli artisti presenti nella Collezione da diverse realtà locali della Toscana che non di rado in passato li hanno celebrati con proprie iniziative espositive. L’Archivio e Museo Venturi di Loro Ciuffenna, grazie al Comune, a Lucia Fiaschi e a Fabio Rovai, ha prestato il Ritratto di Parronchi realizzato dal grande Venturino Venturi, indimenticato e compianto maestro scultore dell’arte contemporanea di cui sono presenti nella collezione dell’Ente Cassa alcuni pezzi storici.
L’organizzazione della mostra ha fornito l’opportunità di effettuare alcuni interventi preliminari di valorizzazione e conservazione della Collezione. Da un lato, l’apporto della Fondazione Rinascimento Digitale, con il coordinamento di Marco Rufino e la consulenza scientifica di Raffaella Rimaboschi, ha consentito la scansione elettronica di tutte le opere ed una prima analisi ravvicinata delle medesime mentre, dall’altro, il gruppo di restauro dello Studio S. Felice degli Artigianelli, diretto da Gianmaria Scenini, ha provveduto ad alcuni interventi preliminari di monitoraggio e manutenzione.
La mostra e il catalogo (Polistampa) sono curati da Emanuele Barletti e Luca Lenzini con interventi di specialisti di chiara fama quali Marcello Ciccuto, Marco Marchi e lo stesso Carlo Sisi, con contributi di Giulia Vivi ed Elisabetta Nencini.
RICORDANDO PARRONCHI
Artisti del Novecento in Toscana
nella Collezione “Alessandro Parronchi” dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e nel Fondo “Alessandro Parronchi” della Biblioteca Umanistica dell’Università degli Studi di Siena
Spazio Mostre Ente Cassa di Risparmio di Firenze, via Bufalini 6
Aperta dal 19 giugno al 30 settembre – Orario: feriali 18-19; festivi 10-13; 15-19
Ingresso libero – Tel. 055 5384001
Catalogo Polistampa (208 pagine, 14 euro)
Foto Gallery
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