Tre fondazioni insieme per un centro nascita in Congo
Pubblicato il 5 Febbraio 2020
Fondazione CR Firenze, Fondazione Meyer e Fondazione Il Cuore si scioglie sostengono il progetto portato avanti dalll’Associazione “Grazie a piene mani”: una struttura di 100 metri quadrati, modernamente attrezzata e gestita da personale competente
La Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Anna Meyer, la Fondazione CR Firenze e la Fondazione Il Cuore si scioglie si uniscono per un progetto comune e che riguarda il sostegno alla Associazione “Grazie a piene mani” per la costruzione di un centro nascita – poliambulatorio nel villaggio di Nkongolo Monji della provincia del Kasai Centrale della Repubblica Democratica del Congo. Il centro nascita – poliambulatorio, che si chiamerà “Centre de Santé Maria Cristina Ogier”, sarà una struttura di circa 100 metri quadrati, modernamente attrezzata e gestita da personale competente che consentirà di avere uno spazio protetto e assistito per consentire di effettuare in sicurezza parti, interventi di primo soccorso ed avrà stanze attrezzate per visite ambulatoriali.
Oggi i circa 30.000 abitanti del villaggio di Nkongolo Monji trovano la prima struttura sanitaria disponibile ad un giorno di cammino. Le donne partoriscono nella loro capanna col pavimento di terra battuta e con un tasso di mortalità molto elevato a causa delle facilmente intuibili scarse condizioni igieniche e rischi di infezione. Il centro, ritenuto di strategica utilità e importanza dagli organismi sanitari internazionali, dalla Diocesi di Firenze, dalla Diocesi Congolese di Luebo e dall’Ordine Francescano Secolare, sarà intitolato alla fiorentina Maria Cristina Ogier, consorella francescana secolare di cui è in corso la causa di beatificazione. Il “Centre de Santè Maria Cristina Ogier” avrà un costo totale di 60.000 (sessantamila) euro che sono stati finanziati pariteticamente dalle tre fondazioni fiorentine, nella visione identitaria comune di promuovere e valorizzare le idealità fondamentali della nascita, in un’epoca in cui la centralità della vita, come valore universale di dignità e equità della persona, va progressivamente attenuandosi. Questa azione sinergica è stata considerata una particolare priorità condivisa, una forma di sostegno concreto, espressione del loro sentire solidale e democratico.
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