Rivivono i giochi d’acqua delle Rampe del Poggi

Pubblicato il 14 Marzo 2019

Rivivono i giochi d’acqua delle Rampe del Poggi

Una cisterna da 27.000 litri è stata posizionata nel cantiere del restauro del complesso delle Rampe realizzate a Firenze nella seconda metà dell’Ottocento dall’architetto Giuseppe Poggi

Una grande cisterna, che può contenere fino a 27.000 litri di acqua, sarà utilizzata per far rivivere gli originari e spettacolari giochi d’acqua delle fontane, bacini grotte e delle cascate del complesso delle Rampe realizzate nella seconda metà dell’Ottocento dall’architetto Giuseppe Poggi.

Le Rampe furono realizzate tra il 1872 e il 1876. Solo pochi anni prima, nel 1871, la Capitale era stata trasferita da Firenze a Roma. Il sistema delle Rampe si articola su tre livelli o ripiani: le Grotte, situate nei primi due ripiani delle Rampe, una sul primo e cinque sul secondo, queste ultime costituite da nicchie scavate nei due muraglioni a retta e  realizzate con una struttura in muratura rivestita da intonaco lavorato e da spugne; la Grande Vasca polimaterica, situata sul terzo livello delle rampe, composta da più bacini, realizzata con una struttura in muratura rivestita da spugne, pietrame e mosaico; le Scogliere e le Piccole Grotte, posizionate lungo i percorsi, realizzate con blocchi di pietra provenienti dalle cave di Monte Ripaldi, come i ‘massi erranti’ disseminati in quei luoghi dove i percorsi si allargano.

Il  ‘serbatoio di compenso’ appena installato alimenterà l’acqua di cascate, vasche e fontane attraverso un sistema di pompe che garantirà l’afflusso fino all’ultimo livello delle Rampe. Un passo importante dell’operazione di restauro, partita lo scorso luglio, a cura del Servizio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio del Comune di Firenze, coadiuvati dai tecnici della Direzione Ambiente e interamente sostenuta,nell’ambito della normativa ‘Art Bonus’, dalla Fondazione CR Firenze, con un contributo che a fine lavori ammonterà a 2,5 milioni di euro. La conclusione dei lavori è prevista entro il prossimo maggio 2019.

“L’avanzamento del restauro – ha affermato il Direttore generale di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori – comincia a mostrare la magnificenza di quest’imponente opera che la Fondazione ha voluto restituire alla città. Questo nuovo importante step dei lavori consentirà di recuperare l’elemento più significativo del disegno dell’architetto Poggi: l’acqua in una fusione tra natura, artificio e monumento architettonico. Siamo certi che i fiorentini sapranno riscoprire presto questo luogo, uno dei più affascinanti della sua storia”.

“Questo intervento – ha sottolineato il Direttore generale del Comune di Firenze Giacomo Parenti – è un esempio di come possa ben funzionare la collaborazione tra pubblico e privato, in questo caso tra il Comune e la Fondazione. Questo restauro, che sarà completato a breve, si inserisce nel complesso di progetti realizzati dopo la pedonalizzazione parziale del Piazzale Michelangelo, dal rifacimento del Belvedere Sermonti, alla riqualificazione delle aiuole o al restauro delle balaustre del piazzale”. 

Immagini e video dell’operazione sono scaricabili dal link  https://we.tl/t-sRyPiAOjo2
Riprese col drone (3dSign) sono scaricabili dal link  https://bit.ly/2VW23qf

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Fondazione CR Firenze