Da Fattori al Novecento. Opere inedite dalla collezione Roster, Del Greco, Olschki
Pubblicato il 31 Marzo 2012
Mostra a Villa Bardini promossa dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
Dal primo aprile al 4 novembre 2012 esposte opere provenienti dalla collezione Roster, Del Greco, Olschki
E’ un Grand Tour nella Toscana della memoria, struggente e solare, ma anche una piacevole scoperta di personalità poco conosciute ma davvero affascinanti, la mostra ‘Da Fattori al Novecento. Opere inedite dalla collezione Roster, Del Greco, Olschki’ allestita dal primo aprile al 4 novembre 2012 a Villa Bardini. Curata da Francesca Dini con Alessandra Rapisardi, l’esposizione ricompone l’antica collezione, raccogliendo un centinaio di dipinti mai visti in precedenza, provenienti da raccolte private.
La presentazione alla stampa è avvenuta stamani alla presenza del Direttore Generale dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Renato Gordini, del Presidente della Fondazione per i Parchi Monumentali Bardini e Peyron Michele Gremigni, della Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artisticoed Etnoantropologico e per il Polo museale della città di Firenze Cristina Acidini, dell’Amministratore unico della casa editrice Leo. S. Olschki Daniele Olschki, delle curatrici Dini e Rapisardi.
Il nucleo originario è determinato dall’amicizia del caposcuola macchiaiolo Giovanni Fattori con il nobiluomo fiorentino, medico, scienziato e garibaldino Giovanni del Greco (1841-1918). Attraverso Emma del Greco, figlia di Giovanni, una parte di questa collezione è confluita nella famiglia di Alessandro Roster (1865-1919), genero e collega di del Greco. Si tratta di una famiglia di innovatori che conta medici, scienziati, ingegneri e architetti, attivi a Firenze a partire dal 1790. Padre di Alessandro è l’architetto Giacomo Roster, creatore del tepidario del giardino dell’Orticultura e suo cugino è lo scienziato Giorgio Roster del quale, a Firenze, sono conservati fondi e collezioni al Museo di Storia Naturale, al Museo Galileo, al Museo Alinari, nel Laboratorio di Fotografia dell’Istituto Statale d’Arte e all’Isola d’Elba dove ancora si trovano la sua villa e il suo giardino di acclimatazione e dove una strada ne ricorda il nome. Alessandro, medico e ginecologo oltrechè cultore del velocipede su cui ha scritto un manuale, è il principale artefice della collezione come la conosciamo oggi, ricca delle opere di artisti macchiaioli e tardo macchiaioli: Fattori, Telemaco Signorini, Giuseppe Abbati, Odoardo Borrani, Eugenio Cecconi, Vito D’Ancona, Luigi Gioli, Ruggero Panerai, Oscar Ghiglia, Ulvi Liegi, Llewelyn Lloyd ed altri che raccontano una pagina veramente significativa dello straordinario percorso del collezionismo toscano tra Ottocento e Novecento.
Le successive generazioni (Rapisardi e Olschki) hanno apportato il nucleo significativo dei post-macchiaioli con una particolare predilezione per Lloyd con il quale intercorsero rapporti di vera e propria familiarità durante lunghe permanenze all’Isola d’Elba. Assieme ai dipinti sono esposte anche 60 fotografie inedite che provengono da queste famiglie e che ne carpiscono momenti di intimità, di gioia, di spensierata quotidianità fissando, al tempo stesso, alcuni dei soggetti dipinti da Lloyd. Immagini che sono raggruppate per grandi temi: la natura, il paesaggio, la donna.
Così Marcella Olschki testimonia il profondo legame tra arte e vita rappresentato dalle opere di Lloyd: “ogni suo quadro (…) è così denso di commozione che riesce a trasportarmi indietro negli anni in cui tutto era così puro, così incontaminato e incorrotto che perfino una bambina, piccola com’ero allora, riusciva a provare l’intensa, quasi dolorosa emozione che dà la bellezza. Quelle sue barche, sospese fra mare e cielo, silenziose anch’esse in un mondo fatto di silenzio o di voci che erano soltanto quelle di persone o animali, o dei fragori delle tempeste, eccole qui con il loro miracoloso immergersi dentro una natura benedetta da Dio, riflesse in quell’acqua così trasparente per cui i fondali per noi non avevano segreti, e lì noi avremmo gettato le nasse e calato i tramagli (…). Che benedizione è stata che lui qui abbia vissuto e qui abbia così gloriosamente dipinto da poter fermare quel tempo della nostra vita…”.
Il percorso espositivo è articolato in cinque sezioni: Pittori toscani prima della “macchia” (che raccoglie rare vedute di Firenze dipinte da Burci, da Giovanni Signorini, da Borbottoni, da Moricci), Fattori e i Macchiaioli (che ruota attorno ai quattro dipinti commissionati dal capostipite Del Greco all’amico Fattori, esposti per la prima volta), Contributo a Giovanni Mochi (sono presentate numerose opere sudamericane di questo misterioso artista che fu compagno dei macchiaioli al Caffè Michelangelo e poi emigrò in Cile, divenendo là attivo promotore dei principi del realismo toscano), Pittori tardo macchiaioli (dedicata alle opere di Cecconi, Panerai, Ciani e Luigi Gioli), e Lloyd Ulvi Liegi e il Novecento (ricca di splendidi dipinti di Lloyd, autentico punto di forza della collezione, Ghiglia e Ulvi Liegi).
“La collezione così come la conosciamo oggi – osserva Francesca Dini – attraverso la ricomposizione che ci è consentita eccezionalmente dalla circostanza di questa esposizione è costituita dunque di più nuclei, sebbene il corpo principale sia quello messo assieme da Alessandro Roster. Il criterio che caratterizza le scelte collezionistiche di Del Greco e di Roster, cioè la predilezione per artisti contemporanei che orbitano e talvolta interferiscono con le loro esistenze di professionisti impegnati, è solo in parte estensibile ai Rapisardi e agli Olschki, i quali ad un certo momento obbediscono anche a valutazioni di tipo storico-artistico e alla volontà di preservare una memoria familiare percepita giustamente come importante”.
La mostra è corredata da un raffinato catalogo edito dalla casa Editrice Leo S. Olschki (pagine 194; € 34,00; prezzo in mostra € 28,00) ed è promossa e organizzata dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e dalla casa Editrice Leo S. Olschki, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Comune di Firenze.
Nel corso della conferenza stampa il Segretario Generale della Fondazione Bardini Peyron Marcella Antonini ha comunicato che sono stati predisposti numerosi eventi collaterali per i visitatori della villa. Oltre a visite guidate gratuite e cicli di conferenze, il Museo Galileo di Firenze (con la collaborazione di Biblioteca Comunale Foresiana di Portoferraio, Archivio fotografico Fratelli Alinari, Liceo Artistico Statale di Porta Romana e Sesto Fiorentino, Museo di Storia Naturale di Firenze) pubblica sul proprio sito Web (www.museogalileo.it) una Biblioteca digitale dedicata a Giorgio Roster (1843-1927), scienziato e fotografo fiorentino. E’ una ricostruzione virtuale di un rilevante patrimonio documentario, ricco di opere a stampa, manoscritti, raccolte fotografiche, conservato in varie istituzioni toscane.
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Orario mostra
Da martedì a domenica ore 10.00 – 19.00. Chiuso il lunedì.
La vendita dei biglietti ha termine alle ore 18.00. La mostra rimarrà aperta anche lunedì 9 aprile, 30 aprile e martedì 1 maggio.
BIGLIETTO
Intero € 8,00
Ridotto € 6,00 per gruppi superiori a 10 persone, per ragazzi dai 7 ai 14 anni di età, per studenti universitari, soci ACI e TCI, possessori del biglietto a pagamento di Giardino di Boboli, Giardino Bardini, Museo degli Argenti, Galleria del Costume, Museo delle Porcellane, Museo Galileo, Museo di Storia Naturale (sez. Mineralogia) dell’Università di Firenze, Museo Stefano
Bardini, possessori ricevuta del Radiotaxi 4390 e 4242, possessori del biglietto della mostra Americani a Firenze. Sargent e gli impressionisti del Nuovo Mondo a Palazzo Strozzi.
Scuole € 4,00
Gratuito per diversamente abili e loro accompagnatori, giornalisti, insegnante al seguito della scolaresca, guide turistiche di Firenze e provincia bambini sotto i 6 anni.
Con il biglietto della mostra si visita anche il Museo Roberto Capucci a Villa Bardini ed è concesso il biglietto ridotto a: Museo Galileo, Museo Stefano Bardini, Palazzo Strozzi alla mostra Americani a Firenze. Sargent e gli impressionisti del Nuovo Mondo.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Lunedì – venerdì ore 9.30 – 13.00 / 15.00 – 17.00 / tel. +39 055 20066206
mg.geri@bardinipeyron.it
www.entecarifirenze.it
Biglietteria/Bookshop
Costa San Giorgio 2
tel. +39 055 2638599
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[accordion-item title=”Il Percorso della Mostra”]
1. PITTORI TOSCANI PRIMA DELLA MACCHIA
La predilezione per gli artisti contemporanei che guida le scelte di Del Greco e di Roster, è estensibile ai Rapisardi e agli Olschki, i quali obbediscono anche alla volontà di preservare una memoria familiare percepita importante. E’ questa la ragione che induce gli Olschki ad arricchire la collezione di opere di artisti “precursori” dei Macchiaioli: Emilio Burci, Fabio Borbottoni, Giuseppe Moricci e Giovanni Signorini, padre di Telemaco.
2. CONTRIBUTO A GIOVANNI MOCHI
Le opere di Giovanni Mochi sono un contributo inedito alla conoscenza di questo artista. Dopo essersi formato all’Accademia di Firenze, esordisce nel genere storico-romantico e fa ingresso al Caffè Michelangiolo. Emigrato in Cile introno al 1876, si orienterà verso soggetti più ispirati alla recente storia contemporanea e agli usi della popolazione cilena.
3. I MACCHIAIOLI
Roster è in rapporti con Mario Galli, scultore fiorentino nonché raffinato collezionista simbolo del rilancio dei Macchiaioli, grazie al cui contatto acquista la maggior parte dei dipinti di artisti come Abbati, D’Ancona, Borrani e De Tivoli. Il nucleo dei dipinti di Signorini è stato arricchito invece da Giancarlo Rapisardi.
4. FATTORI E DEL GRECO
Nel 1880 Garibaldi si dimette dalla carica di deputato. Il bisogno di far conoscere, in un momento di crisi dei valori, lo spirito eroico del Risorgimento è la leva che spinge Del Greco a pubblicare il volume “Ricordi di un Garibaldino” (Civelli, 1888) completo di alcune illustrazioni tratte da dipinti di Fattori. Il maestro raffigura alcuni momenti vissuti in prima persona da Del Greco durante le campagne risorgimentali: sui campi di Bezzecca mentre cura un garibaldino; ferito in Sicilia, nel 1860; sorpreso dagli austriaci a S. Martino.
5. EUGENIO CECCONI
Roster ha una predilezione per Cecconi di cui possiede molti dipinti raffiguranti la Maremma. Determinante è per il pittore l’amicizia con Abbati che ha modo di svilupparsi proprio nei pressi della villa di Castiglioncello del critico Diego Martelli che è lo scenario di una delle stagioni più alte della storia dell’arte italiana.
6. PITTORI TARDOMACCHIAIOLI
Roster ha documentati rapporti con Ruggero Panerai, anche per la comune passione per il “velocipide”. Numerose nella collezione sono le opere di Gioli e di Ciani, stimato allievo di Fattori.
7. LLOYD E L’ISOLA D’ELBA
L’importante insieme di opere di Lloyd è frutto delle scelte collezionistiche di Marcella Olschki e di Giancarlo Rapisardi. Lloyd nel 1913 compra casa a Marciana Marina. Da lì si sposta spesso nella vicina spiaggia di Procchio per far visita alla numerosa famiglia di Aldo Olschki.
8. ULVI LIEGI, LLOYD E IL NOVECENTO
Tra gli artisti contemporanei, Roster è attratto dalle opere del livornese Ulvi Liegi e di Gaetano Spinelli, pugliese trapiantato a Firenze dopo il 1906. S’interessa inoltre al vercellese Edgardo Rossaro, e ad Oscar Ghiglia.
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[accordion-item title=”La Storia della Famiglia”]
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I COLLEZIONISTI
La collezione, formata nel suo nucleo principale da Alessandro Roster, è arricchita da alcuni dipinti che la moglie Emma eredita dal padre Giovanni Del Greco, e passa in seguito alle figlie Renata e Rita e ai nipoti Rapisardi e Olschki, che continuano ad accrescerla.
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RICERCHE INCROCIATE. MEDICI-SCIENZIATI
La Firenze di fine Ottocento è un importante centro di sperimentazione in ambito scientifico: i Pellizzari, Igino Cocchi e Aldobrandino Mochi, sono tutti uomini di scienza legati per parentela alla famiglia Roster, a sua volta attiva tramite Giorgio e Alessandro Roster, entrambi medici-scienziati.
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LE BATTAGLIE PER L’UNITA‘
In Ricordi di un garibaldino Giovanni Del Greco racconta l’esperienza vissuta durante le battaglie d’Indipendenza. Tornato a Firenze ed intrapresa l’attività di medico Del Greco si occupa della formazione delle crocerossine, tra cui la figlia Bianca, la nipote Renata Roster, la nuora Lionella Michela e Kitty Bosio.
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CASTIGLIONCELLO. VITA AL MARE
Negli anni Sessanta dell’Ottocento Giovanni Del Greco, Giorgio Roster e Renato Fucini trascorrono le vacanze estive nella casa dell’amico Diego Martelli, a Castiglioncello. Come fanno in quegli stessi anni anche i pittori Macchiaioli.
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NOVECENTO. LA DONNA E LA SUA EMANCIPAZIONE. UN’APERTURA COSMOPOLITA
Alessandro Roster è molto attento ai problemi della condizione femminile, cui dedica, all’inizio del Novecento, un saggio e un dramma sul tema dell’aborto. Anche la moglie Emma e le figlie Renata e Rita partecipano attivamente all’impegno sociale di questi anni, assistendo le cosiddette “illegittime” e rendendosi promotrici di feste e spettacoli di beneficenza.
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ISOLA D’ELBA, ANNI VENTI DEL NOVECENTO
Tutta la famiglia, di generazione in generazione, ha sempre condiviso l’amore per l’isola dove ha trascorso le vacanze, in una natura a quel tempo ancora incontaminata. A Procchio, dove abitavano, la spiaggia era immensa, larga, bianca e deserta: un mondo al riparo dal caos della vita moderna.
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[accordion-item title=”Area Stampa”]
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Immagini in alta risoluzione [zip | 23.858 Kb]
AVVERTENZA: le immagini sono protette da copyright e sono fornite gratuitamente dagli organizzatori della mostra solo per corredare articoli di stampa ad essa relativi. Eventuali usi indebiti potranno essere perseguiti da ogni avente diritto.
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[accordion-item title=”Bibliotecha Digitale Giorgio Roster”]
Link: http://www.museogalileo.it/istituto/biblioteca-digitale-tematica/roster/homepage.html
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[accordion-item title=”Credits”]
Da Fattori al Novecento
Opere inedite dalla collezione Roster, Del Greco, Olschki
1 aprile – 4 novembre 2012
Villa Bardini – Firenze
Mostra a cura di
Francesca Dini
e
Alessandra Rapisardi
Con il patrocinio di
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Comune di Firenze
Promotori
Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron
Casa Editrice Leo S. Olschki
In collaborazione con
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze
Fondazione Palazzo Strozzi
Comitato promotore
Cristina Acidini, Jacopo Mazzei, Michele Gremigni, Carlo Sisi, Daniele Olschki
Realizzazione:
Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Supervisione generale
Renato Gordini
Comunicazione e ufficio stampa
Riccardo Galli
Registrar e coordinamento mostra
Paola Petrosino
Logistica e Assicurazioni
Luca Bigazzi e Guido Frullanti
Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron
Supervisione generale
Marcella Antonini
Segreteria organizzativa
Maria Grazia Geri
Casa Editrice Leo S. Olschki
Supervisione generale
Daniele Olschki
Coordinamento
Erika Marchetti
Allestimento
Progetto di
Luigi Cupellini
in collaborazione con
Carlo Pellegrini
Realizzazione
Atlas e Livelux
Opera Laboratori Fiorentini
Stampa in Stampa
Condition report
Gian Maria Scenini
Movimentazione
Arterìa, Firenze
Assicurazioni
Aon Artscope – Fine Arts & Jewellery Division, Firenze
Progress Fine Art, Roma
Promozione e comunicazione
Susanna Holm, Sigma CSC
con
Vanessa Montigiani
Susanna Pampaloni
Eleonora Scapecchi
Stefania Zanieri
Progetto grafico
RovaiWeber design
Servizi in mostra
Guardiania e sorveglianza
Opera Laboratori Fiorentini
Visite guidate
Marco Brunori per Promocultura
Traduzioni
English Workshop
Sito web
Alessio Bertolani
CATALOGO
Casa Editrice Leo S. Olschki
a cura di
Francesca Dini
E Alessandra Rapisardi
Sponsor
NR Rapisardi
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