Apre a Firenze la Casa della Carità. Un condominio solidale che ospiterà anziani, bambini e persone svantaggiate

Pubblicato il 5 Dicembre 2016

Apre a Firenze la Casa della Carità. Un condominio solidale che ospiterà anziani, bambini e persone svantaggiate

Prende forma a Firenze nel quartiere di Novoli la ‘Casa della Carità‘ un progetto innovativo, nella forma e nella gestione, nato per dare una riposta concreta all’esigenza di servizi e housing sociale in uno dei quartieri periferici più popolosi di Firenze.

La ‘Casa della Carità’, la cui conduzione è stata affidata alla Caritas diocesana, è sostenuta economicamente dalla Conferenza Episcopale Italiana, dalla Fondazione CR Firenze, e dall’Arcidiocesi di Firenze.

Oggi, 5 dicembre 2016, è stato inaugurato il primo lotto (l’edificio su via Corelli): al piano terra si trovano la portineria, un centro diurno per minori, due locali destinati a centro di ascolto e una grande sala incontri, con dotazioni multimediali, in grado di ospitare 85 persone. Questo ultimo spazio, sarà utilizzato per attività comuni, corsi di formazione, ma anche come sala a disposizione del quartiere con accesso indipendente direttamente dall’esterno.

Al primo e al secondo piano sono stati invece realizzati 14 appartamenti, destinati a singoli o coppie di anziani autosufficienti e piccoli nuclei familiari.

Gli appartamenti del condominio solidale inizieranno ad essere occupati all’inizio dell’anno nuovo, una commissione costituita ad hoc, insieme alla rete dei servizio sociali del territorio, valuterà caso per caso i criteri di ammissione delle persone nella struttura.

Autosostenibilità e reciprocità, questi i principi su cui si baserà la gestione del condominio solidale: gli abitanti della ‘Casa della Carità’ dovranno infatti garantire la copertura delle spese condominiali e non solo. Ci sarà chi farà le pulizie, chi si occuperà della portineria, o di dare un piccolo aiuto ai vicini. Si tratta quindi di un progetto innovativo di inserimento in un contesto di normalità di persone che, pur non essendo in grado di pagare un affitto, possono vivere in autonomia e mettere anche a disposizione il loro tempo per aiutare gli altri.

Entro la fine del 2017 potrà essere inaugurato il secondo lotto, il complesso ubicato nella parte interna, dove troveranno spazio un centro di accoglienza per emergenze abitative, una grande cucina, un centro diurno per anziani, l’abitazione della comunità di suore, e una cappella che sarà realizzata in collaborazione con la Scuola di Arte Sacra di Firenze e l’Ufficio Liturgico Diocesano.

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