1820 -2020, duecento anni del Gabinetto Vieusseux
Pubblicato il 11 Dicembre 2019
Nel bicentenario della nascita di uno dei più importanti centri culturali d’Europa, un programma di due anni di mostre, pubblicazioni e incontri nel nome della lettura e del progresso civile con il sostegno di Fondazione CR Firenze
Compie duecento anni il luogo dove Giacomo Leopardi e Alessandro Manzoni si sono incontrati: il Gabinetto Scientifico Letterario Vieusseux. È nata infatti il 25 gennaio del 1820, in Palazzo Buondelmonti a Firenze, l’istituzione che ha cambiato il passo della cultura italiana ed europea, formando generazioni di lettori e attirando letterati da tutto il mondo, da Stendhal, a Gide e Dostoevskij. Un centro di ricerca e di studio che – diretto da personalità come il suo fondatore, Giovan Pietro Vieusseux, e più avanti da Eugenio Montale, Alessandro Bonsanti, Enzo Siciliano – ha costruito, e continua ad arricchire, un archivio di fondi in cui sono presenti opere autografe, lettere, documenti di autori come Cristina Campo, Pier Paolo Pasolini, Federigo Tozzi, Alberto Savinio, Giuseppe Ungaretti, Giorgio Caproni, Vasco Pratolini.
Per celebrare duecento anni di attività dedicate alla promozione della lettura e, attraverso di essa, del progresso civile è stato ideato un programma di incontri, conferenze e appuntamenti aperti al pubblico e gratuiti, che parte il 25 gennaio 2020 con l’inaugurazione della mostra Il Vieusseux dei Vieusseux. Libri e lettori tra Otto e Novecento. 1820 – 1923 presso Palazzo Corsini Suarez, a cura di Laura Desideri. Con la partecipazione di Dario Franceschini, Ministro dei Beni e Attività Culturali, e un intervento di Lina Bolzoni.
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