Nel complesso panorama scolastico attuale, è andato diffondendosi un fenomeno sociale che prende il nome di “dispersione”, cioè di abbandono del percorso di studi prima di aver conseguito un titolo superiore. Questo elemento è il sintomo di un disagio legato non solo al contesto formativo, ma anche alle condizioni culturali, economiche, familiari che determinano la cosiddetta povertà educativa: un disagio, quindi, che ha ripercussioni dirette anche sulle scelte e sulla qualità della vita futura dei giovani.
Contrastare la dispersione significa, quindi, favorire la crescita personale, educativa e professionale dei giovani, quale nutrimento del capitale sociale e culturale del Paese.
Da tali considerazioni Fondazione CR Firenze è partita per la realizzazione del progetto NoOut , l’iniziativa triennale che, a partire dal 2015, interviene in un’ottica preventiva sulle cause della dispersione educativa al fine di contenere il rischio che questa si manifesti.
Le azioni previste dal progetto si rivolgono a studenti e docenti delle scuole di primo e secondo grado e dei centri di formazione professionale di Firenze e Arezzo, sperimentando un approccio preventivo che fornisce strumenti e competenze per contenere e limitare la manifestazione del fenomeno abbandono; curativo laddove la sintomatologia sia già manifesta, offrendo percorsi di orientamento al sé al futuro e all’occupabilità.
Nell’anno scolastico 2016/2017 partecipano al progetto 6 Istituti Scolastici (primaria, secondaria I grado e secondaria II grado) e 3 Agenzie Formative di Firenze Città Metropolitana e della Provincia di Arezzo, coinvolgendo direttamente 22 classi sperimentali per un totale di circa 500 studenti e 100 insegnanti che sono stati affiancati (attività di compresenza all’interno dell’orario scolastico).
Per testare la validità dell’approccio utilizzato, già contemplato nella struttura del progetto con l’adozione dell’ approccio controfattuale, la Fondazione CR Firenze ha rafforzato ulteriormente tale azione, grazie all’attivazione della collaborazione con Human Foundation, per verificarne l’impatto sociale generato ( la valutazione di impatto rispetto all’efficacia e all’efficienza dell’intervento).